Sammy Basso (Foto Ansa/Alessandro Di Marco)

Sammy Basso. «Che dono la vita»

Su "Avvenire" la lettera-testamento del giovane ricercatore veneto, affetto da progeria e morto domenica scorsa, letta durante il suo funerale

S'era preparato, Sammy Basso, al giorno della sua morte, che è arrivato inaspettatamente domenica scorsa in un ristorante di Asolo, durante i festeggiamenti per il matrimonio di una coppia di suoi amici. Il giovane ricercatore, affetto dalla nascita da una malattia rara chiamata progeria (che causa un invecchiamento precoce e consuma il corpo di chi ne soffre), era diventato famoso oltre che per il suo impegno internazionale in campo scientifico nello studio della sua patologia, per averne parlato pubblicamente sempre col sorriso e con ironia. In occasione dei suoi funerali, celebrati oggi nella Tezze sul Brenta dov'è cresciuto, pubblichiamo integralmente la lettera-testamento che Sammy ha scritto appositamente per il giorno del suo funerale e ha fatto avere ai suoi genitori dopo la sua morte. Il testo, che è un inno alla vita e una straordinaria testimonianza di fede, è stato letto durante l'omelia dal vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto.

Se state leggendo questo scritto allora non sono più tra il mondo dei vivi. Per lo meno non nel mondo dei vivi per come lo conosciamo. Scrivo questa Iettera perché se c'è una cosa che mi ha sempre angosciato sono i funerali. Non che ci fosse qualcosa di male, nei funerali, dare l'ultimo saluto ai propri cari è una tra le cose più umane e più poetiche in assoluto. Tuttavia, ogni volta che pensavo a come sarebbe stato il mio funerale, ci sono sempre state due cose che non sopportavo: il non poter esserci e dire le ultime cose, e il fatto di non potere consolare chi mi è caro. Oltre al fatto di non poter parteciparvi, ma questo è un altro discorso... E perciò, ecco che ho deciso di scrivere le mie ultime parole, e ringrazio chiunque le stia leggendo. Non voglio lasciarvi altro che quello che ho vissuto, e visto che si tratta dell'ultima volta che ho la possibilità di dire la mia, dirò solo l'essenziale senza cose superflue o altro...

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