(Foto Banco Alimentare)

Colletta Alimentare. Un gesto da rivivere insieme

Torna il 16 novembre la Giornata nazionale dedicata alla raccolta del cibo per le persone che ne hanno più bisogno. L'evento di lancio con Giovanni Bruno, Davide Rondoni e un videomessaggio del presidente della Cei
Matteo Rigamonti

Un gesto semplice, da vivere e comprendere. Ogni anno di nuovo. Donando una bottiglia d'olio, alimenti per l’infanzia o cibi in scatola come tonno, carne, conserve di pomodoro, legumi e verdure. Sia perché la povertà alimentare è sempre lì, con tutta la sua durezza, a ricordarci l’enormità del bisogno dell’uomo. Sia perché la genialità del principio educativo che sta alla base della Giornata nazionale della Colletta Alimentare è più attuale che mai: condividere il bisogno dell’altro per condividere il senso della vita. E i gesti, ci ricorda Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale dei Poveri – cui quest’anno, nella 28esima edizione della Colletta, il Banco Alimentare aderisce – «non si improvvisano», «richiedono una fedeltà». Appuntamento dunque sabato 16 novembre negli oltre 11.600 supermercati di tutta Italia e poi sarà possibile donare anche online, fino a fine mese, su alcune piattaforme consultabili dal sito colletta.bancoalimentare.it. Lo stesso dove studenti e adulti si possono registrare per diventare uno dei 150mila volontari che animeranno la giornata.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare sotto l’Altro Patronato del Presidente della Repubblica, è stata presentata lunedì 14 ottobre al Centro Culturale di Milano, in presenza e in streaming con le 21 sedi regionali collegate, quelle con cui sono convenzionate le 7.600 organizzazioni partner sul territorio. Queste ultime sono le strutture che beneficiano dei cibi non deperibili raccolti durante tutto l’anno dal Banco per preparare i pacchi che altri volontari (gli oltre 1.900 “stabili”) distribuiscono, casa per casa, alle persone in difficoltà. «Siamo qui questa sera, insieme all’Associazione Italiana Centri Culturali, per sottolineare quel nesso forte che c’è tra la dimensione della carità e una concezione della vita», ha detto all'evento di lancio il presidente di Fondazione Banco Alimentare, Giovanni Bruno, spiegando «le ragioni per cui, pur in un contesto di povertà crescente, continuiamo a proporre il gesto della Colletta».

Un gesto, quello della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, nato dalla paternità di due grandi personaggi e dal loro incontro: il Cavalier Danilo Fossati, presidente della Star, e Monsignor Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. Un gesto che prosegue ancora oggi rinnovandosi di anno in anno per rispondere al medesimo bisogno. Sono ormai 5,7 milioni le persone in povertà assoluta secondo l’Istat: praticamente un italiano su dieci. Un’emergenza, dicono i numeri, più marcata tra le famiglie che hanno figli e da cui è sempre più difficile uscire. Non è un caso, infatti, che siano in aumento anche i lavoratori poveri, quelli che, pur lavorando, percepiscono redditi inadeguati a vivere e devono scegliere, per esempio, se fare la spesa o andare dal dentista, se curarsi o mandare un figlio in gita di classe. Nel 2023, grazie alle 120mila tonnellate di alimenti raccolte, è stato possibile aiutare 1,7 milioni di persone in questo mare di bisogni.

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«Il senso della condivisione, però, non è, come dicono in tanti, la condivisione», ha ricordato, intervenendo in presenza, Davide Rondoni, poeta e presidente del Comitato per l’ottavo centenario dalla morte di San Francesco. «Altrimenti sarebbe sufficiente la condivisione a salvarci l’anima; invece la condivisione è il metodo che Gesù ha portato nella storia». La «gratuità», ha aggiunto, è «il sapore più bello nella vita» e va «alimentata». Come? «Imitando lo sguardo di altri e prendendo una decisione radicale verso ciò che di buono c’è nell’uomo». E anche «pregando», secondo una concezione «verticale» dell’esistenza. È solo così, infatti, che il Banco Alimentare, come ha ricordato in un videomessaggio l’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi, «non si stanca, rimane fedele», capace di un amore non «episodico» ma duraturo, perché «l’amore, quando è episodico, non è amore».

L’evento di lancio dell'edizione 2024 della Colletta Alimentare, moderato da Giuliana Malaguti, responsabile comunicazione della Fondazione Banco Alimentare, è stato arricchito da alcuni contributi video, oltre a quello del presidente della Cei: innanzitutto alcuni volontari delle passate edizioni e poi Gianluca Russo e Ilenia Maiocco, rispettivamente, direttore operativo e segreteria amministrativa del Banco Alimentare Daunia; Stefano Arduini, direttore responsabile Vita.it; Gigi De Palo, presidente Fondazione per la Natalità; Elisabetta Soglio, responsabile Buone Notizie - Corriere della Sera.