La targa che intitola a don Giussani una piazza di Castione Marchesi, in provincia di Parma.

Fidenza. Piazza Don Giussani un anno dopo

A un anno dall'intitolazione, la comunità di CL e l'amministrazione locale si sono ritrovate a Castione Marchesi nel giardino dedicato al fondatore del movimento. «Non un atto di toponomastica, ma una storia che unisce tanti»
Teresa Milella

A un anno di distanza dalla intitolazione a don Luigi Giussani di una piazza-giardino di Castione Marchesi, frazione di Fidenza, nel Parmense, ci si è voluti ritrovare, domenica 10 dicembre, per continuare quello che inaspettatamente è nato proprio da quell’evento.

C’erano il sindaco Andrea Massari, che ha presieduto alla manifestazione, i rappresentanti della pro loco, i bambini della scuola paritaria “Il Seme” con genitori e insegnanti, Alberto Savorana, autore di Vita di don Giussani, e il rappresentante dell’Associazione italiana centri culturali, Stefano Dondi. Il Primo cittadino ha esordito dicendo: «Il piccolo seme piantato lo scorso anno nella nostra comunità ha germogliato nei migliori dei modi, perché non abbiamo solo scritto un nome su un atto di toponomastica, ma abbiamo scelto di raccontare una storia che unisce, che getta un ponte tra culture politiche e storie personali solo in apparenza differenti».

La manifestazione a Castione Marchesi (Fidenza)

Sì, perché tanto è nato da quel giorno. A cominciare dalla collaborazione tra la scuola e il territorio, ben testimoniata dal rappresentante della proloco cittadina, Claudio Iannelli: «Le molteplici iniziative nate hanno lo scopo di far diventare la nostra piazza, i nostri monumenti e la storia del nostro piccolo paese luoghi di relazione e di incontro». Ma c’è anche la grande stima che il Sindaco ha manifestato nei confronti di un’esperienza educativa nata dal carisma di don Giussani e riconosciuta presente oggi. Proprio per questo Massari ha voluto invitare anche Savorana, conosciuto in occasione di un dibattito con Fausto Bertinotti sul tema dell’educazione organizzato l’anno scorso in concomitanza con l’intitolazione della piazza: «Tutto questo testimonia quanto il messaggio di don Giussani sia un messaggio di libertà e coraggio», ha detto Massari. Parole non scontate, dette dal rappresentante di una giunta di sinistra che afferma di aver scoperto la figura di don Giussani ben diversa da come «vulgate opposte l’avevano costretta».

Da sinistra, Daniela Bernazzoli, preside della scuola ''Il seme'', Claudio Iannelli (pro loco Castione Marchesi), Andrea Massari (sindaco fidenza), Stefano Dondi (Aic) e Alberto Savorana.

Savorana ha fatto sue le parole papa Francesco durante la visita a Cesena all’inizio di ottobre: «La piazza è il luogo emblematico, dove le aspirazioni dei singoli si confrontano con le esigenze, le aspettative e i sogni dell’intera cittadinanza; dove i gruppi particolari prendono coscienza che i loro desideri vanno armonizzati con quelli della collettività... In questa piazza si impasta il bene comune di tutti, qui si lavora per il bene comune di tutti». Parole che sembrano scritte «per noi oggi, qui», aggiunge: «È bello che ci siano persone come voi che non vogliono perdere la vita vivendo, ma la vogliono guadagnare dando il loro contributo alla vita sociale».

I bambini della scuola primaria “Il seme” hanno coronato la manifestazione con alcuni canti di Natale.

Questo il “primo tempo”. Per continuare il dialogo nato in quella piazza, mercoledì 13 dicembre ci sarà un altro incontro all’interno del Teatro Magnani di Fidenza, con un titolo significativo voluto dall’amministrazione pubblica: “Esserci”. Sul palco il presidente emerito della Camera, Luciano Violante, e Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, si confronteranno sul discorso che don Giussani tenne 30 anni fa ad Assago durante un convegno della Democrazia Cristiana lombarda.