Un assaggio di Meeting, non solo virtuale

In attesa dell'appuntamento in presenza con la kermesse di Rimini (20-25 agosto), torna ad animare decine di piazze "Meet the Meeting". Tra video collegamenti e degustazioni, l'occasione per "dire io"
Paola Ronconi

Sta già facendo parlare di sé da un po’ grazie agli “Assaggi Meeting”, quattro video che fanno da aperitivo ai contenuti e agli ospiti di agosto, dalla mostra su Pasolini al maestro Uto Ughi, dai temi dell’educazione a quelli su democrazia e verità. Ma sarà nel tardo pomeriggio di sabato 15 maggio che il Meeting di Rimini 2021 si presenterà ufficialmente attraverso una diretta streaming dalla Fiera di Rimini.

L’evento, come già successo in passato, prende il nome di Meet the Meeting, occasione per «introdurre alla prossima edizione, anticipandone alcuni contenuti», come dice Emmanuele Forlani, direttore della Fondazione Meeting: «Nel contempo è un invito, più che caloroso, a programmare la propria presenza a Rimini». Già, perché, dato non scontato, si sta lavorando perché ad agosto, secondo tutte le disposizioni sanitarie del caso, si possa vivere un Meeting in presenza, dal 20 al 25 agosto, come nelle edizioni pre-pandemia. Una grande attesa, anche rispetto al titolo di quest’anno, “Il coraggio di dire io”, documentata bene dal fermento che sta accompagnando l’appuntamento di sabato. «Negli anni il coinvolgimento delle piazze è cresciuto in modo esponenziale, fino ad arrivare ad oltre 100 città in Italia e alcune all’estero», continua Forlani.



Qualche anticipazione sugli ospiti che interverranno nel corso della diretta web: il professor Andrea Moro, neuro-scienziato e scrittore; Federico Mecozzi, musicista e compositore, che ha recentemente curato insieme a Ludovico Einaudi la colonna sonora di film Premi Oscar, quali Nomadland e The Father. Non mancherà l’attore Paolo Cevoli, per far riflettere e ridere insieme.

«È davvero sorprendente vedere il l’entusiasmo che sta emergendo in tante città. L’attesa del Meeting, lì, si tocca con mano», aggiunge, pensando alle tante realtà in cui, tra ordinanze, mascherine e distanziamenti, ci si sta ingegnando per allestire il video-collegamento con la Fiera romagnola. La formula, quest’anno, non sarà solo un assaggio dei contenuti protagonisti del cantiere di Rimini, in attesa di programmi e presentazioni ufficiali, ma anche un modo per sostenere il Meeting, attraverso la degustazione e l’acquisto di buon vino.



Qualche esempio? A Casale Monferrato, nel cortile del castello messo a disposizione dal Comune, alle 17 ci sarà il concerto di una band di musica swing, in attesa della presentazione via web da Rimini. In contemporanea sarà possibile assaggiare qualche bicchiere versato dalle bottiglie di tre cantine locali. A Muggiò, nella provincia di Monza-Brianza, oltre alla presentazione in diretta di sabato, replicheranno il 22 con un collegamento per una guida all’assaggio direttamente dalla cantina di un’azienda vinicola piemontese, tra canti e immagini, secondo la tradizionale festa popolare del “Cantè J’euv”. Non saranno virtuali, invece, le due bottiglie di barbera e spumante che ogni partecipante riceverà all’iscrizione. Anche a Bergamo, l’associazione BergamoIncontra e la Cdo locale stanno invitando autorità e personalità cittadine al centro congressi Giovanni XXIII, per assistere allo streaming e ascoltare alcune testimonianze sul tema del Meeting. Chiaramente, anche qui, non mancherà qualche assaggio, mentre per Sicilia e Sardegna, in zona arancione, l’appuntamento in cantina è solo rimandato.

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Insomma, la Special edition online del 2020, e tante altre occasioni e circostanze che abbiamo vissuto nell’ultimo anno, hanno mostrato che anche via internet si può vivere qualcosa di bello. Allo stesso modo, Covid e zone rosse posso non essere un ostacolo: chiunque può partecipare alla costruzione del Meeting, perfino dalla poltrona di casa sua, davanti a uno smartphone o a un computer, donando online e collegandosi al canale YouTube del Meeting, magari sorseggiando del vino ricevuto in omaggio per l’occasione. È una grande opportunità per essere protagonisti. Per “dire io”, appunto.