Dal 7 al 13 febbraio torna la Raccolta del Farmaco in tutta Italia

«In gioco il meglio della nostra umanità»

Dal 7 al 13 febbraio, come ha ricordato anche il Papa via Twitter, nelle farmacie italiane la raccolta di medicinali per aiutare persone in difficoltà. La 23ª edizione dell'iniziativa del Banco Farmaceutico
Maria Acqua Simi

La povertà, in Italia, ha il volto anche di oltre 400mila persone che oggi non sono in grado di comprare i farmaci e le medicine necessari a curarsi. Sono mamme e papà che non possono permettersi gli antipiretici per i figli, anziani che non hanno i soldi necessari per acquistare sciroppi, intere famiglie che non riescono a procurarsi i medicinali da banco di cui c’è maggior bisogno. Per loro esiste, da 23 anni, il Banco Farmaceutico.

Grazie alla generosità di tanti italiani, ma anche di molte aziende farmaceutiche, ogni anno si riescono ad aiutare migliaia di persone in difficoltà. L’iniziativa forse più famosa del Banco è la Giornata di Raccolta del Farmaco, che da qualche anno si sviluppa nell’arco di una settimana, proposta in tutta Italia nel mese di febbraio. Di cosa si tratta? È un gesto semplice: chiunque può entrare nelle farmacie aderenti per acquistare e donare medicinali da banco che verranno poi destinati a chi ha più bisogno. Quest’anno la Raccolta inizia il 7 febbraio e proseguirà fino al 13. Un appuntamento ricordato anche da Papa Francesco via Twitter con l'invito a partecipare all'evento.



Il momento più importante sarà sabato 11 febbraio, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Malato. L’obiettivo? Raccogliere un milione di farmaci da banco: a tanto ammonta, infatti, il fabbisogno segnalato dall’universo di realtà socio-assistenziali che collaborano con il Banco.

Si tratta di una iniziativa che anno dopo anno è cresciuta significativamente: oggi, in Italia, si contano 18mila farmacisti che hanno aderiscono all’iniziativa, mentre 1.800 gli enti e le associazioni che ricevono i pacchi pieni di medicinali da distribuire ai poveri (470mila persone assistite nel 2022). E se è vero che il Banco Farmaceutico lavora tutto l’anno con aziende del settore e altri canali, nelle giornate di raccolta si avvale dell’aiuto di oltre 22mila volontari che, dotati di pettorina di riconoscimento, accolgono i clienti nelle farmacie per invitare a donare.

«La crisi internazionale ha causato un aumento del costo della vita che si ripercuote sulle famiglie povere, sulle stesse realtà assistenziali a cui si rivolgono quando hanno bisogno d’aiuto, ma anche su tante famiglie non povere», racconta Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Onlus: «Donare un farmaco per chi non può permetterselo è un modo per esprimere, attraverso un semplice gesto di gratuità, il meglio della nostra umanità e per dare un segnale di speranza; una speranza di cui la nostra società, scossa prima dal Covid e ora dalla guerra alle porte dell’Europa, sente forte il bisogno».

Uno degli aspetti forse meno conosciuti è che negli anni, in tanti casi, si è creato un legame forte tra le farmacie che aderiscono all’iniziativa e le realtà di aiuto presenti nei territori locali. Questo ha fatto sì che anche nell’arco dell’anno, al di fuori della Giornata di Raccolta, si siano moltiplicate le occasioni di collaborazione. Per esempio, accade a volte che i parenti di malati deceduti da poco abbiano in casa materiale sanitario o confezioni di medicinali intatte ancora in corso di validità. Attraverso la attività del Banco oggi è possibile riconsegnare presso alcuni esercizi commerciali questo materiale, che verrà poi riutilizzato per gli indigenti. Insomma, è la possibilità che neanche un flacone, una pastiglia o un pacco di pannoloni venga sprecato.

Da domani, e fino a sabato, sarà possibile quindi per ciascuno di noi contribuire a rendere più grande ed efficace questa rete di solidarietà.