I cinquemila fedeli all'interno del Duomo.

«Amando Cristo e ogni uomo sino alla fine»

Il cardinale Tettamanzi ha celebrato, nel Duomo di Milano, i funerali di monsignor Padovese. Di fronte alle tante personalità politiche e ecclesiastiche, ha ricordato che quello del Vescovo non è un sacrificio vano. Perché ricco di frutti
Niccolò De Carolis

«Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore produce molto frutto». È il passo del Vangelo che il cardinale Dionigi Tettamanzi ha citato per descrivere la vicenda di monsignor Luigi Padovese, il vicario apostolico dell’Anatolia assassinato lo scorso 3 giugno. «Chicco di grano, che silenziosamente porta frutto, è stato padre Luigi nei suoi incessanti sforzi di costruire spazi di dialogo e di incontro tra culture, tra religioni, tra gli stessi cristiani», ha detto l’Arcivescovo di Milano alle migliaia di fedeli arrivati questa mattina in Duomo per i funerali del sacerdote milanese. Tettamanzi, che ha presieduto la Messa insieme a 350 sacerdoti, ha invitato tutti i fedeli ad essere sempre più coscienti della propria identità cristiana «amando Cristo e ogni uomo sino alla fine».
In apertura della cerimonia è stato letto il messaggio di Benedetto XVI, unito al dolore e alla preghiera per la scomparsa del vescovo ucciso, esprimendo gratitudine per la sua testimonianza di fede. A rappresentare il Parlamento Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei Deputati, mentre il messaggio del Governo è stato letto dal sottosegretario agli esteri Stefania Craxi. Tra le tante personalità, politiche e non, erano presenti anche il console della Turchia a Milano e l’Ambasciatore turco presso la Santa Sede.