«Quando il Papa dirà ad ognuno: "Giocati!"»

Il 7 e 8 maggio, Benedetto XVI incontrerà le 15 diocesi del Nordest. Per "confermare la fede" di chi lo accoglierà. In un breve video, il cardinale Angelo Scola racconta cosa si attende da questo evento
Fabrizio Rossi

«Un aiuto a riscoprire la bellezza di Cristo oggi». Il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, descrive così la visita che il Papa farà ad Aquileia e Venezia sabato 7 e domenica 8 maggio (www.ilpapaanordest.it). Quando Benedetto XVI incontrerà i fedeli delle 15 diocesi del Nordest, pregherà davanti alle reliquie di san Marco, celebrerà la messa a Mestre (in un parco sulla laguna che può ospitare 400mila persone), pranzerà coi vescovi, incontrerà il mondo della cultura e dell’economia e inaugurerà la Biblioteca dello Studium Generale Marcianum.
Un programma fitto, per rispondere alla preghiera da cui la visita prende il tema: “Tu conferma la nostra fede”. Un’arditezza, questo “tu” a Benedetto XVI? No: «Porta in sé l’eco del “tu” che il Papa darà a me e a ogni fedele», spiega il patriarca Scola. «Come a dire: “Giocati!” Ecco il primo frutto che mi aspetto: che ognuno si senta provocato a rischiare la sua faccia in prima persona. In tutti i rapporti, le circostanze e gli ambiti della sua vita».
Così, in attesa dell’evento (cui parteciperanno centinaia di fedeli dalle comunità slovene e croate, 500 filippini immigrati nel Nordest e perfino sette pellegrini dal Kenya), dei giornalisti hanno chiesto al Patriarca di Venezia di presentare la visita. In questo breve video, ecco alcune sue risposte.