La cattedrale cattolica di Mosca.

Cento anni di presenza

Concerti, mostre e incontri: i cattolici di Mosca fanno festa a un secolo dalla costruzione della cattedrale. Per non dimenticare «una storia di sofferenza e redenzione». E arriva anche una lettera del Papa...
Nina Achmatova

Si celebrano dal 23 al 25 settembre i cento anni della cattedrale dell’Immacolata Concezione, la più grande chiesa cattolica di Russia. Per l’occasione arriveranno a Mosca numerosi vescovi anche da Polonia, Stati Uniti, Belorussia, Kazakistan e Lituania, ospiti dell’arcivescovo della Madre di Dio, monsignor Paolo Pezzi. Anche il Papa - il cui viaggio in Russia continua a essere argomento sensibile nel dialogo ecumenico con la Chiesa russo-ortodossa - sarà simbolicamente accanto alla comunità attraverso il suo inviato speciale, il cardinale Josef Tomko. A lui Benedetto XVI ha consegnato una lettera in cui definisce la cattedrale moscovita «un simbolo luminoso della forza della fede».
Nella lettera si sottolinea che Tomko - prefetto emerito della congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli, il quale presiederà la messa del 25 settembre - porta ai cattolici di Russia i saluti del Pontefice e la sua esortazione affinché con l'intercessione di Maria possano condurre una vita piena di fede e carità.
Quella della cattedrale di Mosca è una storia di «sofferenza e redenzione» come ha scritto lo stesso Benedetto XVI nella missiva. Costruita tra il 1901 e il 1911 in via Malaya Gruzinskaya per ospitare, insieme alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo e quella di San Luigi, gli allora 30mila cattolici della capitale (per lo più polacchi), la chiesa «ha condiviso il destino della maggioranza delle chiese russe, cadendo sotto il giogo dell’ateismo militante», come ricorda monsignor Pezzi...

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