Papa Francesco: «La fede diventi un'esperienza presente»

Aveva promesso che avrebbe provato ad esserci. E lo ha fatto con una telefonata, sabato sera, alla partenza del pellegrinaggio: «Quando incontriamo il Signore, Egli ci sorprende. Siate aperti alle sorprese di Dio»




Il testo della telefonata


Monsignor Giancarlo Vecerrica: Pronto.

Santo Padre Francesco: Pronto, come sta lei bene?

Vecerrica: Santo Padre: è l’applauso dei fedeli, dei giovani, dei vescovi, delle autorità; sono migliaia di giovani Santo Padre.

Santo Padre Francesco: Grazie tante.

Vecerrica: Adesso facciamo silenzio e ascoltiamo la Sua voce.

Santo Padre Francesco: Carissimi giovani amici, buona sera. So che siete tanti allo stadio di Macerata, decine di migliaia, arrivati da ogni parte dell’Italia e anche dall’estero per questo XXXV Pellegrinaggio a piedi a Loreto, proposto a tutti voi da Comunione e Liberazione. Vi saluto uno ad uno e in particolare saluto Sua Em. il Card. Marc Ouellet, che tra poco celebrerà la Santa Messa. Anche approfitto dell’occasione per fargli gli auguri per il suo compleanno, perché oggi è il suo compleanno! Saluto anche i vescovi delle Marche.

So che camminerete per 28 chilometri tutta la notte, recitando il Santo Rosario, cantando insieme, guidati. È bello questo perché è il paradigma della vita. Tutta la vita è un pellegrinaggio. L’importante è l’incontro con Gesù in questa strada della vita, l’incontro con Lui, e questo ti dà la fede, perché è proprio Lui che te la dà. Lasciatevi guidare da Gesù, lasciatevi guidare da Gesù! Tante volte anche per noi la fede è un presupposto ovvio del vivere: diciamo “io credo in Dio” – e va bene –, ma come vivi tu questo nella strada della vita? È necessario che la fede diventi un’esperienza presente.

Quando ci incontriamo, quando incontriamo il Signore, Egli ci sorprende. Il Signore si può chiamare il Signore delle sorprese. Siate aperti alle sorprese di Dio. Anche per voi l’avvenimento di questa notte, che ogni anno cresce, è una sorpresa, è il segno che nulla è impossibile a Dio. Come spiegare altrimenti che da 300 che eravate nel ‘78 siete diventati lo scorso anno 90.000? Anche voi potete appoggiarvi tutti su Gesù, su questa presenza così affascinante e attraente. Quando vi sentirete stanchi e vi verrà la tentazione di andare per conto vostro, pensate a questo: ripetete il vostro sì, pregate perché ciascuno di voi possa riconoscere nella sua carne piagata nel corpo e nello spirito la propria umanità bisognosa dell’umanità di Cristo, l’unica che può saziare davvero il desiderio dell’uomo.

Il tema che avete scelto per questa notte si riferisce a questo. Andate avanti con speranza carissimi giovani, andate avanti con speranza! E per favore: non lasciatevi rubare la speranza; è il Signore che te la dà. Buona Messa, buon Pellegrinaggio e che il Signore vi benedica. Pregate per me!

Vecerrica: Grazie Santo Padre, ci benedica, adesso c’è l’applauso di tutti. Siamo commossi e attendiamo la Sua benedizione.

Santo Padre Francesco: La benedizione. Vi benedica Dio onnipotente il Padre il Figlio e lo Spirito Santo.

Vecerrica: Grazie Santo Padre, la Sua tenerezza ci commuove, pregheremo per Lei tutta la notte.

Santo Padre Francesco: Ne ho bisogno! Un abbraccio a tutti! E fate gli auguri al Cardinale Ouellet.

Vecerrica: Come ha detto Santo Padre?

Santo Padre Francesco: Fate gli auguri al Cardinale Ouellet.

Vecerrica: Facciamo gli auguri al nostro Cardinale che ci guida. Ma come vuol bene ai suoi cardinali Santo Padre.

Santo Padre Francesco: Ma no, poverino, lo faccio lavorare oggi.

Vecerrica: Santo Padre, chissà che un anno non possa venire anche Lei a celebrare la Santa Messa?

Santo Padre Francesco: Ma nessuna cosa è impossibile per Dio! Andiamo avanti! Un abbraccio a tutti! E buona notte, e buon Pellegrinaggio.

Vecerrica: Grazie, grazie Santo Padre. E buona notte, un abbraccio.

Santo Padre Francesco: Buona notte e pregate per me.


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