La realtà che guida i passi
Mercoledì 28 giugno, il Pontefice ha creato cinque nuovi cardinali durante il Concistoro. «Gesù “cammina davanti a voi” - ha detto durante l'omelia - e vi chiede di seguirlo decisamente sulla sua via».Presiedendo il Concistoro ordinario pubblico in San Pietro, Mercoledì 28 giugno papa Francesco ha creato cinque nuovi cardinali. Questi i neo porporati: Jean Zerbo, arcivescovo di Bamako in Mali; Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona in Spagna, Anders Arborelius; vescovo di Stoccolma in Svezia; Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vescovo titolare di Acque nuove di Proconsolare, vicario apostolico di Paksé in Laos; Gregorio Rosa Chávez, vescovo titolare di Mulli, ausiliare dell’arcidiocesi di San Salvador in El Salvador.
«Gesù camminava davanti a loro». Questa è l’immagine che ci viene dal Vangelo che abbiamo ascoltato (Mc 10,32-45), e che fa da sfondo anche all’atto che stiamo compiendo: un Concistoro per la creazione di alcuni nuovi Cardinali.
Gesù cammina decisamente verso Gerusalemme. Sa bene che cosa lo attende e ne ha parlato più volte ai suoi discepoli. Ma tra il cuore di Gesù e i cuori dei discepoli c’è una distanza, che solo lo Spirito Santo potrà colmare. Gesù lo sa; per questo è paziente con loro, parla loro con franchezza, e soprattutto li precede, cammina davanti a loro.
Lungo il cammino, i discepoli stessi sono distratti da interessi non coerenti con la “direzione” di Gesù, con la sua volontà che è un tutt’uno con la volontà del Padre. Ad esempio – abbiamo sentito – i due fratelli Giacomo e Giovanni pensano a come sarebbe bello sedere alla destra e alla sinistra del re d’Israele (cfr. v. 37). Non guardano la realtà! Credono di vedere e non vedono, di sapere e non sanno, di capire meglio degli altri e non capiscono…
La realtà invece è tutt’altra, è quella che Gesù ha presente e che guida i suoi passi. La realtà è la croce, è il peccato del mondo che Lui è venuto a prendere su di sé e sradicare dalla terra degli uomini e delle donne. La realtà sono gli innocenti che soffrono e muoiono per le guerre e il terrorismo; sono le schiavitù che non cessano di negare la dignità anche nell’epoca dei diritti umani; la realtà è quella di campi profughi che a volte assomigliano più a un inferno che a un purgatorio; la realtà è lo scarto sistematico di tutto ciò che non serve più, comprese le persone.
E’ questo che Gesù vede, mentre cammina verso Gerusalemme. Durante la sua vita pubblica Egli ha manifestato la tenerezza del Padre, risanando tutti quelli che erano sotto il potere del maligno (cfr. At 10,38). Adesso sa che è venuto il momento di andare a fondo, di strappare la radice del male, e per questo va risolutamente verso la croce.
Anche noi, fratelli e sorelle, siamo in cammino con Gesù su questa strada. In particolare mi rivolgo a voi, carissimi nuovi Cardinali. Gesù “cammina davanti a voi” e vi chiede di seguirlo decisamente sulla sua via. Vi chiama a guardare la realtà, a non lasciarvi distrarre da altri interessi, da altre prospettive. Lui non vi ha chiamati a diventare “principi” nella Chiesa, a “sedere alla sua destra o alla sua sinistra”. Vi chiama a servire come Lui e con Lui. A servire il Padre e i fratelli. Vi chiama ad affrontare con il suo stesso atteggiamento il peccato del mondo e le sue conseguenze nell’umanità di oggi. Seguendo Lui, anche voi camminate davanti al popolo santo di Dio, tenendo fisso lo sguardo alla Croce e alla Risurrezione del Signore.
E allora, per intercessione della Vergine Madre, invochiamo con fede lo Spirito Santo, perché colmi ogni distanza tra i nostri cuori e il cuore di Cristo, e tutta la nostra vita diventi servizio a Dio e ai fratelli.
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