Il Papa agli studenti: «Il vostro cuore cerca risposte»
Sabato scorso papa Francesco ha ricevuto in udienza gli insegnanti e i ragazzi del collegio San Carlo di Milano. «Fatevi sempre domande scomode e diventerete adulti con l'inquietudine nel cuore»Domanda. Santo Padre buongiorno! mi chiamo Adriano Tibaldi, frequento l’ultimo anno dell’IB Diploma Programma al San Carlo: in questi mesi mi sto preparando per gli esami finali e insieme sto verificando le possibilità per il mio futuro: quale università fare? Dove? Vengo da una famiglia con mamma americana e papà italiano. In questi anni al San Carlo ho potuto fare tante esperienze di volontariato: lo scorso anno ho trascorso qualche settimana in Perù con alcuni miei compagni in una missione. Ho visto con i miei occhi la povertà estrema, bimbi ed intere famiglie senza una casa. Ho conosciuto tre ragazze della mia età che hanno subito violenza dai padri o da sconosciuti e sono diventate madri. Ho sentito storie di ragazzi che venivano sequestrati dalle loro famiglie, uccisi e deprivati dei loro organi in cambio di un paio di dollari. Mi ha colpito molto quell’esperienza e mi domando: Perché Dio sembra fare preferenze? A noi, a me, ai miei amici ci dà una vita meravigliosa e ad altri no... Su questo tema cosa possiamo fare noi di concreto? Noi che ci prepariamo alla vita, che scegliamo le università migliori nel mondo? E cosa può fare una scuola? Grazie.
Papa Francesco. Grazie a te. “Perché Dio sembra fare preferenze?”. È una bella domanda la tua. Io le domande le conoscevo, le ho scritte qui, e prendo qualche idea per rispondere. Ma, prima di tutto, ti dirò una cosa che non ho inventato io, una cosa che diceva il grande Dostoevskji: perché soffrono i bambini? Ci sono domande che non hanno né avranno risposte e dobbiamo abituarci a questo. Qualcuno di voi che vuole avere risposte preconfezionate va sulla strada sbagliata, finirà per sbagliare e la sua vita sarà sbagliata, perché le risposte preconfezionate non servono, sono come l’aria condizionata in una stanza. Ti dico questo per tranquillizzare il tuo cuore, ma il tuo cuore ancora chiede: perché, perché? Cerca la risposta e ci sono cose che non hanno risposta. Pensa ai bambini quando incominciano a crescere e vedono il mondo e non capiscono e incomincia quello che la gente chiama “l’età del perché”. I bambini o si spaventano o hanno dubbi e guardano papà e mamma e dicono: ma perché, perché? e quando il papà o la mamma comincia a spiegargli, subito aggiungono un altro perché, non ascoltano la risposta. Questa cosa che tutti noi possiamo vedere nei bambini, e che anche noi abbiamo fatto da bambini, ci fa capire che la vera risposta che cerca un bambino con i perché non è quello che dice il papà o la mamma, ma lo sguardo del papà e della mamma.
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