La copertina del cd.

DEMETRIO STRATOS. Un concerto-omaggio per celebrare il grande artista

Walter Muto

Avevano organizzato questo concerto per raccogliere fondi per le sue cure; ma il giorno precedente, nella sua stanza d’ospedale a New York, Demetrio Stratos salutava per sempre questo mondo. A trent’anni di distanza un cofanetto composto da dvd più 2 cd più libro esce per la Cramps Records a farci rivivere quel concerto del 14 giugno 1979 all’Arena di Milano. L’uscita, per la verità, è stata anticipata dall’allegato del solo dvd con l’Espresso, ma vale la pena considerare anche le altre testimonianze, audio e cartacea.
Un concerto che vide protagonisti una serie di artisti, alcuni di cui si sono perse le tracce, alcuni ancora in circolazione, nella stessa veste di allora o dopo alcune trasformazioni. Per citarne alcuni, Angelo Branduardi, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, PFM, Eugenio Finardi, Francesco Guccini, Banco del Mutuo Soccorso. Eppoi i gruppi in cui Demetrio aveva militato, oltre ai suoi progetti solistici: gli Area e i Carnascialia, ed anche Gaetano Liguori e Stefano Cerri (qui con Finardi) con cui aveva collaborato.
Un vero genio della voce, Demetrio Stratos, che stava affiancando all’impegno come cantante rock anche la passione per la musica contemporanea e la sperimentazione, che lo portò a considerare la sua voce come un raffinato strumento e a spingerla fino ai limiti dell’espressività. Un altro dvd, sempre della Cramps, dal titolo Suonare la voce racconta ed illustra queste ardite sperimentazioni.
In ogni caso questo cofanetto (e specialmente il dvd) sono la fotografia interessantissima di un’epoca in cui alla musica si dava molta importanza, spesso anche a livello intellettuale, con i pro di un livello musicale ed umano molto alto (tutti gli artisti parteciparono gratuitamente a questo mega-concerto) e i contro di un pensiero che spesso diventava ideologia avvitandosi su se stesso. Ma resta un documento davvero interessante da vedere ed analizzare, non certo per nostalgia, ma per immergersi in prima persona in uno straordinario documento di quell’epoca e respirarne le idee geniali e le storture. Trent’anni fanno sì che si possa già parlare di tradizione.
Un commento finale di carattere totalmente personale: durante il brano finale – una riscrittura dell’Internazionale suonata dagli Area – mi ha impressionato lo sguardo del loro bassista, Ares Tavolazzi, che sembrava implorare e al tempo stesso non trovare un senso per quello che era successo. Perché l’ideologia da sola non dà le risposte che servono per vivere. Questo almeno è quello che io ho letto in quello sguardo triste, e che mi fa dire che vale la pena immergersi e conoscere quel periodo, con i suoi pro e i suoi contro.

Artisti vari
1979 Il concerto. Omaggio a Demetrio Stratos (New edition + libro)
Edel
€ 23,49