La brochure della manifestazione.

RAVENNA Dante, il tango e l'inviato di guerra

Parte la quarta edizione della kermesse ravvennate che ruota attorno al poeta fiorentino. Dal giornalismo all'arte si riscopre l'attualità della poesia...
Stefano Regondi

Si apre oggi a Ravenna, fino al 6 settembre, il quarto festival Dante09. E lo stesso poeta fiorentino detta il titolo alla kermesse: «Comincian per lo ciel nove parvenze». Citazione dal canto XIV del Paradiso dantesco, verso 71, dove Dante si interroga sulla natura dei beati, spiriti di pura luce legati alla veste terrena. La manifestazione di quest’anno, infatti, si dedica a rintracciare come sono fatti gli uomini «guardando i corpi nel cielo e il cielo nei corpi». Parola di Davide Rondoni, poeta forlivese e direttore artistico di Dante09. Che sottolinea anche il target: «In tempi di crisi e di tagli alla cultura abbiamo deciso di puntare molto sui giovani, su nuovi talenti già più o meno affermati per dare un segno della vitalità della bella cultura italiana». A Ravenna, dunque. Dove il Dante esule, nel 1317, fu accolto per volere del signore Guido Novello. E dove la città non ha mai smesso di ricordarlo, come nota l’ordinario di Letteratura italiana Alfredo Cottignoli: «A Ravenna anche le pietre della città parlano di Dante, e non è un modo di dire».
Il programma si articola in quattro giornate dense d’impegni. Si parte dagli incontri tardo pomeridiani, a Piazza del Popolo, che approfondiscono l’attualità del messaggio dantesco. Tra questi l’appuntamento inaugurale Amore nella mente mi ragiona con gli interventi del giornalista scrittore Alberto Bevilacqua e di Chantal Borgonovo, moglie dell’ex calciatore ora malato di Sla. Segue, venerdì 4 settembre, Dante mi salva la vita: la Commedia nei luoghi della sofferenza, dibattito sulla presenza della poesia nei paesi in guerra tra alcune firme del giornalismo e della cultura: Guido Conti, Nicola Butrini e Gian Micalessin. A domenica 6 settembre l’incontro Così si gioca in paradiso, dove il giornalista Italo Cucci, con Daria Nicoli, commenta una serie di video sportivi.
A sera ci si muove al ritmo delle arti. In primis, la poesia. Ad alternarsi sul palco molti tra i grandi interpreti contemporanei di teatro, cinema e danza. Come Anna Galiena, che porta in scena, insieme a Simona Nobili, lo spettacolo Coro del cielo nei corpi, una serata di letture poetiche da Iacopone da Todi a Ildegarda di Bingen, con l’accompagnamento di sei musicisti e del Coro san Filippo Neri. A seguire, Italytango, dove una compagnia di tango balla su testi letti da Flavio Bucci, tratti dalle poesie di Davide Rondoni.