DAL PONTE ALL'INFINITO Quella croce sul Brooklyn Bridge

Alessandra Stoppa

Shine or rain, che piova o ci sia il sole. Comunque sia il cielo, si segue la croce. A passo lento e silenzioso, sopra alla città che corre impaziente, lungo il Ponte di Brooklyn. Come quei due poveri legni incrociati siano arrivati lassù, in cima al simbolo più slanciato di tutto lo sforzo umano della grande New York, lo racconta Maurizio Maniscalco, detto Riro, pesarese di adozione americana, in un libro lieve. «Le cose grandi - i mirabilia Dei - vanno testimoniate». E lui ricostruisce la storia della Via Crucis sul Brooklyn Bridge come se la raccontasse a un amico. Entusiasta come un bambino. Per aver visto un gesto piccolo crescere e diventare tradizione nella città che brucia tutto. Dalla minuscola processione sotto una pioggerella incerta nel Venerdì Santo del ‘96, all’avvenimento che oggi mette in cammino migliaia di persone. Un gesto che inizia nella Cattedrale di St. James, attraversa il Ponte più famoso al mondo, si ferma a Ground Zero e si conclude nella chiesa di St. Peter a Manhattan.
È la storia di una croce di legno nudo e crudo che in questi anni ha conquistato New York. Il suo sindaco, i suoi giornali, le tv, la gente. La storia di una croce che avanza povera e vittoriosa nella città dove «milioni di persone portano la loro croce quotidiana».
La storia di una croce che si intreccia con il volto e la vita del pompiere John, col suo dolore che diventa gratitudine, con gli amici che si autotassano per poter realizzare questo gesto, con la paternità concreta della Chiesa, con la ferita sanguinante delle Torri sbriciolate in un istante, con le sorprese e i sacrifici di ogni giorno. È la storia di una Croce che fa nuove le cose di sempre. E sempre più numerosi sono quelli che ogni anno la seguono lungo il Ponte di Brooklyn. Anche se non si dimenticano più quelle parole di don Giussani prese al volo dalla cornetta: «Bellissimo! Però non ti preoccupare del numero, non vi preoccupate del numero! Duemila anni fa, ben pochi erano con Gesù. Eppure la fedeltà di quei pochi ha reso possibile che oggi succedesse quel che è successo. Com’è grande Dio».

Maurizio “Riro” Maniscalco
Dal Ponte all’Infinito

Società Editrice Fiorentina - Firenze
pp. 61 - € 10