VENTORINO Quando la fede è una mossa di intelligenza e libertà

Costantino Esposito

La fede è una mossa dell’intelligenza e un gesto della libertà. Essa non nasce - come solitamente si pensa - quando non vi siano più ragioni per affermare qualcosa, ma al contrario quando una presenza eccezionale, più grande di noi, si fa riconoscere per l’evidenza di un segno credibile o di un testimone affidabile. E neppure possiamo ridurla a un sentimento soggettivo, poiché la fede per attuarsi chiede il nostro assenso, cioè l’adesione della nostra libertà ad un incontro che corrisponde al bisogno del cuore, e soddisfa come nient’altro il nostro desiderio di essere.
Ed è proprio un itinerario della ragione e dell’affezione, quello che ci viene proposto in un aureo libretto di Francesco Ventorino, nato da un corso di Esercizi spirituali predicati nel 2008 al monastero benedettino della “Cascinazza” di Buccinasco (Milano) ed edito da Marietti con il titolo Stare dove egli è. Il percorso è dedicato alla fede come metodo di conoscenza e assume come punto di riferimento principale la prima parte di un libro di don Giussani Si può vivere così? (Rizzoli, Milano 2007), dedicato appunto all’esperienza della fede come una dinamica conoscitiva che impegna ragione e libertà e fiorisce in un’obbedienza consapevole all’incontro con Cristo nella vita della Chiesa.
In compagnia di Giussani, Ventorino interloquisce, in una trama fittissima di domande e di risposte, con altre presenze di grande rilievo, da Aristotele a Tommaso, da Agostino a Bonaventura, da Shakespeare a Pirandello sino a Cormac McCarthy. Si parte dal naturale desiderio del vero che connota la ragione umana e dalla descrizione di come esso emerga e si compia nell’esperienza, vale a dire nel giudizio suscitato dal colpo della realtà su di noi. Proprio nell’esperienza si fa chiaro che senza arrivare sino al senso ultimo implicato in ogni passo del conoscere non si conoscerebbe davvero (cioè nella sua verità) nessun particolare della natura e della storia. Perciò, quando ci si imbatte in quel senso ultimo come un “fatto”, nel Dio diventato presenza umana, la conoscenza giunge al suo vertice: aderendo a qualcosa che è infinitamente più grande di sé, essa realizza tutta la sua energia umana. La fede è in qualche modo ciò che fa essere se stessa la ragione e le dà occhi nuovi per vedere e valutare tutto.
Il volume comprende, prima del testo di Ventorino, una presentazione della Comunità monastica a cui erano rivolti gli Esercizi, redatta dagli stessi monaci e che permette di immedesimarsi con questo dialogo di amicizia cristiana, in cui chi parla in qualche modo impara - vedendolo realizzato in atto - da coloro che ascoltano.

Francesco Ventorino
Stare dove egli è

Edizioni Marietti
pp. 222 - € 12