BERNSTEIN Il Maestro racconta il suo dono

Andrea Milanesi

È molto difficile, se non impossibile, inquadrare la poliedrica ed eclettica figura artistica di un personaggio come Leonard Bernstein. Nato a Lawrence (nel Massachusetts) il 25 agosto 1918 - da una famiglia ebrea originaria di Rovno, in Ucraina -, e morto a New York il 14 ottobre 1990, fu compositore, pianista e direttore d’orchestra, e in ognuno di questi ruoli, spesso tra loro intercambiabili, riscosse sempre e ovunque successo e onori. La sua voracità culturale e intellettuale lo spinse a scrivere, eseguire e divulgare musica a 360 gradi. Ideò e condusse programmi televisivi di intrattenimento, conquistò fama e celebrità tanto come autore di musical e opere teatrali (West Side Story, On the Town, Candide), quanto come artefice di indimenticabili colonne sonore cinematografiche (Fronte del porto), che come brillante direttore della New York Philharmonic, l’orchestra a cui legò il proprio nome grazie a indimenticabili cicli di concerti.
Il comune denominatore di questa impressionante fertilità si può ritrovare nell’affermazione con cui lo stesso Bernstein apre il film-documentario a lui dedicato e intitolato Reflections (Riflessioni): «Lo stato d’animo originale che mi ha sempre spinto a comporre è l’urgenza di comunicare al maggior numero possibile di persone…». Ed è proprio quest’ansia di entrare in rapporto diretto con chiunque avesse di fronte - orchestrali e coristi, spettatori e giornalisti - che emerge in ogni sequenza di questo dvd-video, in cui il regista Peter Rosen invita a più riprese Bernstein a raccontare di sé, per parlare della sua famiglia e della sua infanzia, dei suoi maestri (su tutti: Dimitri Mitropulos, Fritz Reiner e Sergej Kusevitzkij) e dei suoi affetti, dei primi passi in ambito musicale e dei grandi successi (tra Broadway e la Carnegie Hall), del potere mediatico della musica e della sua personale visione del processo creativo (entrando nello specifico riguardo al messaggio spirituale e confessionale della sua Sinfonia n. 3 “Kaddish”), ma anche del suo desiderio di regalare gioia ed emozioni a chiunque accettasse la scommessa di assistere a un suo concerto o di ascoltare una sua musica. Ma soprattutto di come, alla fine di quell’immenso e complicato fenomeno misterioso che è la composizione di un’opera, gli venisse spontaneo esclamare: «Gratia agimus tibi». Riconoscendo, pieno di gratitudine, un dono immenso di cui lui era solo un semplice destinatario privilegiato.

BERNSTEIN
Reflections (Dvd-Video)
Medici Arts (2009)
€ 29