Terra Naomi durante il concerto a Fabriano.

TERRA NAOMI Il fenomeno del web suona per Avsi

È diventata famosa grazie a YouTube, ora è in Italia con otto concerti che toccheranno Marche, Emilia, Lazio, Umbria e Abruzzo. Ecco come è nato questo tour e perché Naomi ha deciso di suonare per le Tende
Emmanuele Michela

Dagli Stati Uniti alle Tende di Avsi. Terra Naomi è una giovane cantante americana, in questi giorni in Italia per un tour di concerti organizzato da alcuni sostenitori delle Tende di Natale. Otto concerti per una voce emergente del panorama musicale d’Oltreoceano, che ha alle spalle una storia singolare: dopo i primi esordi, nel 2006, la cantante diventa famosa grazie a internet. Il suo è un esperimento: prova a caricare su Youtube ogni settimana una canzone diversa, registrata con la web-cam direttamente dalla sua stanza. È un successo: nel giro di tre anni il canale fa registrare 15 milioni di accessi, aggiudicandosi anche il primo YouTube Video Awards della storia, con la canzone Say it’s possible. Arrivano le prime offerte delle case discografiche, Hollywood la scrittura per la colonna sonora di alcuni film... E, dopo un tour in America e in India, eccola in Italia.
L’idea dei concerti è venuta ad Alessio Checconi, geologo di Perugia: «Mi piaceva molto la musica di Naomi: quando la ascolti incontri una persona in carne ed ossa. Un giorno un amico mi ha detto: “Perché non la inviti in Italia?”. Senza crederci troppo, le ho mandato una mail. M'ha risposto: “Why not?”». Così, con una decina di amici Alessio inizia ad organizzare due concerti - che presto, grazie al passaparola, diventano otto - per le Tende di Natale, la campagna a sostegno dei progetti Avsi (il tour, che ha già toccato Fabriano, Perugia e Roma, arriverà nei prossimi giorni a Imola, Bologna, Rimini, Monte Castello di Vibio e Montesilvano; per informazioni: www.terrainitalia.com).
Alessio, che in questi giorni la sta accompagnando in giro, racconta quanto Naomi sia rimasta impressionata: «Innanzitutto dall’amicizia tra noi organizzatori. Un giorno m'ha visto salutare delle persone per le strade di Perugia. Le dicevo: “Quello ci ha prestato le casse, questo il capotasto...”. E lei: “Com'è possibile che siate così tanto amici?”. Quando poi le abbiamo spiegato che nessuno di noi lavorava nel mondo della musica, è rimasta meravigliata: "Fino a qualche tempo fa facevo tutto da sola - ci ha confidato -. Poi mi sono resa conto che quando uno chiede, e si mette a lavorare con degli amici, riesce a fare molto di più"».
I primi concerti hanno avuto successo. A Fabriano e a Perugia c'è stato il tutto esaurito: «Tanti, che non conoscevano Naomi, continuano a telefonare per ringraziarci». Anche perché ha dimostrato una sensibilità non comune: «Alla conferenza stampa di presentazione ha voluto indossare una delle collane di Rose. E lo stesso ha fatto al primo concerto. È una persona che si fa provocare da tutto ciò che vede: “Perché succede questo?”, si chiede sempre». Una sensibilità che si è vista anche rispetto ai progetti di Avsi, per i quali Naomi ha deciso di devolvere l'intero ricavato delle serate (oltre a buona parte dei cd venduti).