La copertina del dvd.

EDWARD MANI DI FORBICE Il mostro dal cuore buono

Edward è stato creato da uno scienziato, che però è morto prima di riuscire a completarlo, lasciandolo con delle forbici al posto delle mani. Scoperto da una rappresentante Avon, viene portato in città...
Luca Marcora

L’universo cinematografico di Tim Burton è costantemente popolato da freaks, da “diversi”, posti ai margini da una società nella cui perfezione non è possibile trovare spazio alcuno: dal supereroe Batman (1989 e 1992) - che, come ha notato Gianni Canova, sceglie volontariamente di essere diverso dalle persone che gli stanno intorno, assumendo l’aspetto mostruoso di un pipistrello -, a Ed Wood (Ed Wood, 1995), il peggiore regista della storia del cinema, sempre alle prese con attori improbabili e produzioni sgangherate, passando per lo scienziato de Il mistero di Sleepy Hollow (1999), incompreso perché troppo in anticipo sui tempi, fino a quell’Alice in Wonderland (2010) che fin dal trailer si prospetta come vera e propria summa dell’immaginario burtoniano.
In questo senso, Edward mani di forbice resta senz’ombra di dubbio il suo film più significativo, una fiaba moderna che rivisita il mito di Frankenstein, con però due sostanziali differenze rispetto al mostro originale creato da Mary Shelley: Edward nasce con un cuore, un cuore di biscotto, ma soprattutto ha un padre che tenta di educarlo leggendogli le fiabe e insegnandogli a sorridere.
Edward resta però irrimediabilmente incompiuto: quelle mani di forbice, abili nello scolpire siepi o ghiaccio, geniali nel produrre bellezza, sono anche lame taglienti che possono rovinare quello che toccano, come ferire la ragazza che vorrebbe abbracciare o sfregiare il volto del padre morto che invece vorrebbe solo accarezzare.
In una cittadina perfetta, dove agiscono personaggi piatti, stereotipati come i colori netti delle case, incapaci di vivere fuori dai loro rigidi schemi mentali e liberi dai propri pregiudizi, non c’è spazio per un mostro come Edward se non come attrattiva da baraccone. Ma tutto quello che il triste personaggio interpretato da Johnny Deep vuole è solo essere amato, perché di questo bisogno è fatto il suo cuore. Un cuore, appunto.

Edward mani di forbice (USA, 1990)
DVD Fox
di Tim Burton