La copertina del dvd.

DANNY ROSE Il successo? Si prende con filosofia

Danny Rose è il manager teatrale di un gruppo di improbabili artisti di Broadway, relitti della società che nessuno mai si sognerebbe di far lavorare. E quando il successo arriva, lo abbandonano per impresari più importanti...
Luca Marcora

Danny Rose è una leggenda vivente: tutti nell’ambiente lo conoscono, tutti hanno avuto a che fare con lui e tutti ne hanno un particolare ricordo... Inizia così, attraverso la rievocazione di un gruppo di comici, questo che, pur essendo uno dei film meno noti di Woody Allen, è senz’altro uno dei più toccanti, una miscela perfetta di comicità e malinconico dramma.
Il regista newyorkese ci introduce al personaggio (inventato) di Danny, attraverso un graduale avvicinamento, fatto di momenti folgoranti, di aneddoti curiosi sul suo lavoro e sui suoi strambi artisti, per poi calarci in quello che è il racconto principale: la riscossa del cantante italo-americano Lou Canova, aspirante star negli anni ’50 caduto poi nel dimenticatoio fino all’inevitabile revival della musica di quel periodo. Seguiamo le peripezie di Danny che deve recuperare Tina, l’amante di Lou, senza il quale si rifiuta di cantare nel concerto più importante della sua carriera; la loro rocambolesca fuga dalla famiglia mafiosa alla quale Tina è legata, che scambia il logorroico Danny per l’amante che ha rovinato l’onore della famiglia; quindi il successo di Lou e l’inevitabile abbandono dell’amico Danny su spinta della stessa Tina…
Se da un lato Allen rappresenta la disillusione di un mondo dello spettacolo che sembra sempre più tenere conto solo del risultato e del guadagno economico a discapito di un autentico rapporto umano, dall’altra disegna un personaggio bizzarro che Paolo Mereghetti non ha però esitato a definire «un "santo" la cui missione è quella di salvare i derelitti», sempre capace di valorizzare le loro pur modeste capacità, motivandoli e spronandoli a non mollare e ad andare avanti. «Accettazione, perdono e amore»: questa è la sua filosofia di vita. E nonostante sia regolarmente abbandonato da tutti quelli che ha aiutato ad avere fiducia in sé, la vita di Danny non sembra essere mai essere dominata dallo sconforto. Perché «è importante divertirsi, ma bisogna anche soffrire un po', perché altrimenti ti perdi il senso della vita».
Così che anche un Giorno del Ringraziamento celebrato con gli amici più strani, a base di tacchino surgelato e «salsa di ribes dura come un sasso», riesce a trasmettere più calore umano di qualsiasi grande successo sui palcoscenici di Broadway…

Broadway Danny Rose (id.), USA 1984
di Woody Allen
DVD: MGM/UA Home Video