La copertina del libro.

Lo spartiacque dell'umanità

Stefano Filippi

Durante il 2009 il Papa è intervenuto spesso sulle questioni sociali, dall’enciclica Caritas in Veritate ai discorsi pronunciati in Africa, in Terrasanta, al Corpo diplomatico. Parole chiare. Tuttavia la dottrina sociale cristiana resta uno spartiacque, un tema che divide. Un «segno di contraddizione», preferiscono definirlo monsignor Giampaolo Crepaldi e Stefano Fontana, curatori del Secondo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo. I due studiosi (Crepaldi, vescovo di Trieste ed ex segretario del Pontificio consiglio Giustizia e pace e direttore dell'Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân, ha appena pubblicato da Cantagalli un secondo saggio intitolato Il cattolico in politica) non nascondono le difficoltà interne alla Chiesa stessa nel seguire il magistero sociale: c’è un’anima per la quale il cristianesimo è indispensabile per costruire una società veramente umana, e una seconda tendenza “più debole” che considera la dottrina sociale una «proposta laica con cui dialogare con il mondo».
A tutte le latitudini migliaia di cattolici sono perseguitati, oggetto di violenze fisiche ma anche di campagne culturali e politiche ostili; molti altri preferiscono invece essere “accettati” dal mondo e dividersi a riguardo della legge morale naturale e della salvaguardia del creato. Si assiste poi «a un preoccupante indebolimento della capacità degli episcopati, soprattutto occidentali, di compattare i cattolici dietro i loro insegnamenti». Persecuzioni, lotta alla dimensione pubblica del cristianesimo, divisioni sul ruolo della dottrina sociale: il Rapporto documenta le forzature degli organismi internazionali e la situazione continente per continente entrando nello specifico di temi come i cambiamenti climatici, la biopolitica o la riforma sanitaria americana, registrando anche i (pochi) progressi legislativi ottenuti in taluni Paesi. Soprattutto emerge la forza del magistero di Benedetto XVI, sottoposto anch’egli a processi sommari sui media, sintetizzato in questa frase scritta quando tolse la scomunica ai lefebvriani: «Condurre gli uomini verso il Dio che parla nella Bibbia: questa è la priorità suprema e fondamentale della Chiesa e del Successore di Pietro in questo tempo».


Giampaolo Crepaldi, Stefano Fontana (a cura di)
Secondo rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo
Cantagalli

p. 254, € 15