Don Massimo Camisasca e Vittorio Sgarbi <br>parlano delle poesie di Pascoli.

Parole antiche che parlano all'oggi

Si sono concluse, al Teatro Dal Verme, le letture teatrali proposte dal Centro Culturale di Milano su Leopardi, Pascoli e Montale. Un'occasione per capire e giudicare l'attualità dei loro versi
Paola Ronconi

Può la poesia dire una parola chiara sul nostro tempo? È questa la provocazione raccolta dal Centro culturale di Milano attraverso le tre letture teatrali e i dialoghi del ciclo «“Più in là”. Leopardi, Pascoli, Montale». L’intenzione è «risentire la bellezza di tre grandi autori per verificare che le loro parole possano giudicare l’oggi», spiega Camillo Fornasieri, direttore del cMc. «La lontananza temporale tra loro e noi non è la cifra per giudicare la verità delle loro parole, ma lo è l’esperienza della persona». Moltissimi giovani hanno riempito il teatro Dal Verme nei primi due appuntamenti: Massimo Popolizio ha letto testi di Leopardi seguito da un dibattito con Luisa Muraro e Davide Rondoni; Sandro Lombardi ha letto poesie di Pascoli seguito da un dibattito con Massimo Camisasca e Vittorio Sgarbi. «La città ha risposto: vuol dire che c’è sete di ascolto, di ritrovare parole chiare, a volte incerte, tragiche come quelle di Sgarbi o di costante ricerca come quelle di Camisasca rispetto a Pascoli. Il pubblico non si è fermato a “sentire l’arte”, quindi, ma ha seguito anche i giudizi di “non addetti ai lavori” emersi dai dialoghi. La parola fragile della poesia si è trasformata in voce dell’esperienza, spesso voci profetiche».
Romano Guardini diceva che «il relativismo della declinante età moderna non tollera che il giudizio possa essere applicato a un testo poetico. (...) Tollera che ci si domandi se tutto ciò possa essere vero in senso soggettivo (...), ma non in senso oggettivo: se corrisponda alla realtà dell’essere». E ancora: «Un’opera poetica non è soltanto espressione, ma anche affermazione. Ogni affermazione sta per sua essenza sotto il criterio di misura della verità».
Ieri, l’ultimo appuntamento, con Franco Branciaroli, Mario Calabresi e Alessandro D’Avenia: protagonisti, i versi di Eugenio Montale.

Sul sito www.cmc.milano.it è possibile scaricare i video degli incontri e i testi letti.