La copertina del libro della Fusini.

DI VITA SI MUORE Shakespeare, il mio confidente

Un grande scrittore e un'acuta lettrice. Un libro che accende il desiderio di rileggere l'autore inglese. Perché per incontrarlo serve poco. Basta la domanda che accompagna il lettore: che cos'è l'uomo?
Edoardo Rialti

«Vivo la mia vita con Shakespeare per amico. Confidente». Basterebbe questa frase dal prologo per cogliere tutto il valore metodologico del volume di Nadia Fusini, dedicato al grande interlocutore della sua vita di studiosa. Poter dialogare con un uomo del passato, e scoprire la nostra vita illuminata, oggi come ieri. Il saggio costituisce appunto questo ricco dialogo di una scrittrice profonda e sensibile con uno degli uomini che più potentemente ha dato voce al «grido della creatura» (S. Weil). «Che cos’è l’uomo?», si domanda l’autrice. E si mette in ascolto delle diverse voci con cui il Bardo ne ha raccontato il segreto: il dramma dell’ideologia nel Giulio Cesare, la scoperta della contraddizione e del senso del dolore in Amleto, la passione che offusca la ragione in Otello, la tirannica, vorace cecità affettiva di Re Lear e la paziente dedizione di Cordelia, l’infernale nichilismo dell’usurpatore Macbeth, che abbocca come Satana alla trappola che attende sempre a chi si vota alla menzogna.
Raccontando il dramma del mondo moderno, dove inizia ad «affermarsi la novità di un egoismo emancipato da Dio e dagli uomini», Shakespare ci presenta la costante differenza che corre nelle sue opere tra chi confida in una misura più vasta delle umane capacità e chi, invece, scalpita per arraffare alle proprie condizioni, si tratti di una donna, un forziere, oppure il mondo intero. Per leggere Shakespeare «serve poco o niente» perché - come in ogni vero incontro umano - «la conoscenza di Shakespeare è in Shakespeare; ma al tempo stesso tutto serve, perché c’è tutto in Shakespeare». Quindi la grande ricchezza di dettagli bibliografici e raffronti eruditi amplifica l’originale intuizione conoscitiva, perché la cura per i particolari è a servizio dell’amore e dell’attenzione. Leggere Nadia Fusini fa sorgere il desiderio di correre a rileggere Shakespeare, a ri-incontrarlo. E questo è il più grande complimento che si possa fare ad un opera di critica letteraria.

Nadia Fusini
Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare
Mondadori

p. 495, € 22