La copertina del cofanetto <em>The Glenn Gould<br> Collection</em>.

GLENN GOULD Le note del genio controverso

Andrea Milanesi

Glenn Gould è morto il 4 ottobre 1982, stroncato da un ictus; dieci giorni prima aveva compiuto 50 anni, frontiera invalicabile oltre la quale – come aveva espressamente dichiarato – avrebbe smesso di suonare. Un destino ineffabile gli ha fatto tener fede alla promessa, ma nel firmamento della musica classica la sua stella brillava già da tempo di una luce inestinguibile.
Geniale ed eccentrico, schivo e ironico, sin dalle sue prime apparizioni nelle sale da concerto il pianista canadese ha diviso letteralmente in due pubblico e critica: da un lato per un atteggiamento naturalmente lontano dal divismo di certi suoi colleghi, dall'altro per la personalissima chiave di lettura con cui affrontava il repertorio per tastiera.
Se lo ricordano ancora, i tecnici della Columbia Records, entrare per la prima volta in sala d’incisione in una calda giornata di giugno, con cappotto, berretto, una grossa sciarpa e i guanti; il suo “equipaggiamento” consisteva in una cartella musicale con gli spartiti, una serie di asciugamani, due bottiglie d’acqua di fonte, cinque flaconi pieni di pillole e l’inseparabile sgabello da pianoforte...
Anche intorno a storie e leggende come queste si è costruita la fama del “personaggio Gould”, ma il peso specifico della sua arte si può misurare grazie alla fortuna tributata a una delle più luminose carriere artistiche, come testimonia il cofanetto The Glenn Gould Collection, un piccolo volume rilegato di 200 pagine esclusivamente realizzato per il mercato italiano – e questa sarebbe già di per sé una notizia! – contenente due cd che ripercorrono in modo fedele e completo l'intero percorso interpretativo del musicista, che a soli 32 anni decise di sospendere le esibizioni pubbliche e di concentrarsi unicamente sulle registrazioni discografiche. Un progetto di alto valore documentario, che da ogni annata di emissione seleziona uno o più brani eseguiti in veste di solista o al fianco di gruppi da camera e orchestre; di tutti gli album pubblicati, una settantina, viene poi riportato il programma completo e riprodotta la copertina originale.
Un lungo viaggio che in 39 tracce e quasi 150 minuti di grande musica ci porta a scoprire gli autori prediletti (su tutti l'amatissimo Bach, ma anche Mozart, Beethoven, Brahms, Richard Strauss e Hindemith), le scelte esecutive e la tecnica prodigiosa, la sensibilità e l'estro creativo, la libertà e lo spirito di inesauribile ricerca: tutti elementi portanti che continuano ancora oggi ad alimentare il fascino di un mito che continua a resistere indifferente al passare del tempo e delle mode.

Glenn Gould e interpreti vari
The Glenn Gould Collection
Sony Classical
2 Cd, € 20