La copertina del libro.

Una buona scelta è una buona visione

Dalle vertigini metafisiche di "The tree of life" ai cine-panettoni di Neri Parenti. La guida "Scegliere un film 2011", giunta all'ottava edizione, analizza le migliori pellicole dell'ultimo anno. 160 schede scritte a partire da un'esperienza cristiana
Luca Marcora

C’è davvero bisogno di un nuova antologia di recensioni cinematografiche? Nell’era di Internet, dove il parere di chiunque ha la stessa visibilità del saggio accademico, parlare di critica cinematografica evoca l’inquietante immagine di un pendolo che oscilla tra l’analisi tecnica più astrusa e il proprio mal di stomaco eretto a metro di giudizio. La strada scelta da Armando Fumagalli e Luisa Cotta Ramosino per la collana Scegliere un film è un’altra: «Di una pellicola abbiamo considerato, anzitutto, il tipo di storia che viene raccontata, i personaggi e valori di cui la storia si fa portatrice». Basta poi scorrere le schede per accorgersi che non viene mai meno la consapevolezza che il cinema è pur sempre un linguaggio con le sue regole, e fortunatamente l’impostazione è tale da evitare il terribile tranello delle recensioni che diventano più belle dei film recensiti. Ma è il secondo criterio seguito da Fumagalli e dal suo gruppo a determinare la fisionomia più originale di questo approccio all’esperienza filmica: «Quello di giudicare le storie da un punto di vista radicato in un’antropologia cristiana» e non «semplicemente “da un punto di vista cristiano“», tagliando così le gambe alla grande tentazione di far lanciare ai film messaggi che non esistono, erigendoli a campioni di un inesistente cinema cristiano o addirittura cattolico (e chi cercasse solo film autenticamente cattolici, forse sarebbe meglio che si dedicasse ad altro…). «La visione cristiana della vita e dell’uomo, condivisa da tutte le persone che hanno collaborato a questo libro, è un patrimonio che ci ha aiutato molto a illuminare la nostra lettura dei film e lo offriamo come uno dei doni più preziosi che possiamo fare ai nostri lettori». La verifica di questo è che si può passare tranquillamente dalle vertigini metafisiche di Tree of Life all’ultimo cine-panettone di Neri Parenti, attraversando i cinque piani narrativi intrecciati di Inception in compagnia de La banda dei Babbi Natale, fino ad incontrare gli Uomini di Dio, senza dover scartare niente. Perché ogni racconto filmico diventa davvero interessante se affrontato nell’ottica di un paragone con la propria vibrante esperienza umana.

Armando Fumagalli, Luisa Cotta Ramosino
Scegliere un film 2011
Ed. Ares
pp. 416 - € 19