La copertina del cd.

DIVAN ORCHESTRA Una lezione per il mondo

Fianco a fianco giovani musicisti da tutto il Medio Oriente. Al Festival di Salisburgo si è esibita la West-Eastern Divan Orchestra. Pensata come luogo d'incontro è diventata molto di più, per l'eccellenza artistica e per l'invito alla pace che porta
Andrea Milanesi

In molti non riescono a capire come possa essere accaduto e qualcuno parla già di miracolo, perché quello che pare impossibile agli occhi della storia è invece successo tra i leggii della West-Eastern Divan Orchestra, dove siedono fianco a fianco giovani musicisti provenienti da tutti i Paesi del Medio Oriente (israeliani, palestinesi, egiziani, giordani, siriani, libanesi, iraniani...).
Fondata nel 1999 da Daniel Barenboim (pianista e direttore nato in Argentina da una famiglia ebraica di origine russa) e da Edward Said, intellettuale palestinese scomparso nel dicembre 2003, l’orchestra è riuscita addirittura a esibirsi in un luogo carico di significato simbolico come Ramallah, nel cuore della Cisgiordania.
All’inizio la maggior parte di quei ragazzi non aveva mai suonato in un’orchestra e tanti forse non ne avevano mai neppure sentita suonare una dal vivo; otto anni più tardi questa stessa orchestra, durante il Festival di Salisburgo ha eseguito le Variazioni per orchestra di Arnold Schönberg, manifesto dodecafonico per eccellenza e uno dei pezzi più difficili del repertorio sinfonico di tutti i tempi, insieme con la Patetica di Ciaikovskij, capolavoro estremo carico di pathos e commovente bellezza con cui il compositore russo si è congedato dalla vita. Di quel concerto l’etichetta Decca ha pubblicato un disco che testimonia in modo incontrovertibile dell’elevato standard tecnico e artistico raggiunto dalla Divan, che è poi il motivo fondamentale per cui questa formazione continua a ricevere inviti a esibirsi presso le più importanti istituzioni musicali del pianeta.
Come afferma infatti lo stesso Barenboim, «non è sufficiente pensare che un’orchestra possa rappresentare un magnifico progetto sociale e che questa idea possa funzionare da sola; può essere una grandissima motivazione, ma poi devono vedersi i risultati. Nel momento in cui la Divan sale sul palcoscenico, il pubblico è sicuramente pieno d’ammirazione per il coraggio di questi giovani, ma alla seconda nota ha già dimenticato questo aspetto e vuole ascoltare solo della buona musica, suonata al massimo livello possibile».
Nella loro intenzione originaria, Barenboim e Said non hanno infatti mai pensato di creare un’“orchestra per la pace”, ma un luogo d’incontro dove imparare ad ascoltare chi sta vicino e che è sempre stato considerato un nemico; e in tal senso dai giovani della Divan sta arrivando una lezione per tutto il mondo.

Schönberg: Variazioni per orchestra op. 31
Ciaikovskij: Sinfonia n. 6 “Patetica”

West-Eastern Divan Orchestra / Daniel Barenboim

Decca / Universal (2011)
€ 19