Questo libro racconta l’esperienza vissuta da professori e alunni dell’istituito professionale Pacinotti di Milano, dagli anni 70 all’85, e mostra un modo affascinante di vivere la scuola e lo studio. Nell’intervista all’autrice, la professoressa di lettere Mirella Bocchini, il testo affronta domande alle quali pochi sanno rispondere: come ricostruire un io distrutto dalla società; come far fronte ai problemi familiari dei ragazzi; come costruire la comunione in una classe; come far nascere un gusto per il lavoro scolastico. Inoltre suggerisce concrete modalità didattiche che hanno contribuito a ricostruire l’umanità degli studenti, come, ad esempio la valutazione o lo svolgimento del tema. L’ultima parte presenta la testimonianza di Rosa Papa, collega dell’autrice, che racconta l’esperienza indimenticabile di quegli anni: il clima sociale, la vita della comunità cristiana d’istituto e le battaglie politiche, storie di ragazzi incontrati e l’incredibile esperienza della casa-aperta della professoressa Mirella chiamata “Mamre”, punto di riferimento della vita degli studenti. In quegli anni di confusione e sbandamento questo luogo si è posto come «una casa originata dalla comune fede nel Signore e nella sua Chiesa. Proprio per questa fede che apre la nostra grettezza all’incontro con ogni vita, desideriamo che la nostra casa accolga con rispetto e con fraterna libertà tutti coloro che lo desiderano». La testimonianza di questa esperienza sfida insegnanti e studenti delle scuole superiori a tornare ad essere protagonisti del proprio cammino. Sono pagine che si leggono tutte d’un fiato, intense, che ci donano un’esperienza viva, reale, di cosa voglia dire ‘educare’. In un mondo dove ognuno è abbandonato a se stesso e alle proprie fugaci sensazioni, l’esperienza del Pacinotti dimostra che la verità esiste e scoprirla nelle vicende di ogni giorno in un cammino di amicizia è il lavoro più affascinante della vita.

Mirella Bocchini
Colloqui con una professoressa
Cantagalli
pp. 128 - € 10