La copertina del libro.

Cara Europa, dove vai?

Lo storico Dawson si ripropone profetico dopo 80 anni. L'incapacità dello Stato, la crisi spirituale e un'economia impazzita. Il destino del Vecchio Continente è segnato questa volta da un «fatalismo pessimista». La speranza? Un cristianesimo «reale»
Luca Pesenti

Corsi e ricorsi della storia. Così la cronaca può anche diventare profezia. Capita insomma di scrivere un libretto per raccontare i rischi della grande crisi che l’Europa viveva all’inizio degli anni Trenta, e di ritrovarselo per le mani ottanta anni dopo pensando che, in fondo, potrebbe essere stato scritto proprio oggi. Strano destino, dunque, per questo piccolo saggio, scritto da uno dei più grandi storici contemporanei inglesi. Il destino di una storia che si ripete, di problemi che si ripresentano con regolarità che lascia interdetti. «Oggi le nostre illusioni si sono dissolte – scriveva Dawson – e vi è il pericolo che un fatalismo pessimista prenda il posto della vecchia fede nel progresso». Anche perché, aggiunge, «il vecchio sistema dello Stato nazionale è incapace di far fronte alle necessità del mondo moderno», e insomma siamo in mezzo oggi come allora a una brutta storia di economie impazzite, politica indebolita, un’Europa divisa e rissosa. Ma soprattutto, ci ritroviamo oggi come allora alle prese con una drammatica crisi spirituale, al fallimento di quella pretesa che già negli anni Trenta aveva lasciato dietro di sé solo macerie: «Abbiamo tentato di combinare un’organizzazione materiale del mondo più scientifica ed elaborata, con una negazione della necessità di ordine spirituale». I primi uomini dopo Gesù, senza Gesù, scriveva un secolo fa Peguy, anche lui nell’unità perfetta di cronaca e profezia. C’è una sola possibilità per salvare questa Europa, conclude Dawson: il cristianesimo, cioè la Chiesa. Perché serviva allora, e serve ancora, «non un cristianesimo immaginario e invisibile», ma una cosa reale, da toccare, da vedere, incarnata, vissuta. Serve solo questo, per evitare all’Europa un altro Novecento.


C. H. Dawson
Il dilemma moderno. Senza il Cristianesimo l’Europa ha un futuro?
Ed. Lindau
pp. 88
€ 13