L'orgoglio della (piccola) impresa

Raffaello Vignali, parlamentare del Pdl, racconta la forza del sistema produttivo italiano. E spiega da dove si può ripartire quando si parla di crescita. Come? Con lo Statuto dell'impresa...
Stefano Filippi

La grandezza dei piccoli è il titolo azzeccato di un libro che mancava per fare capire qual è la forza del sistema produttivo italiano e da dove ripartire quando si parla di crescita. La piccola impresa rappresenta oltre il 99 per cento del numero di aziende e il 60 per cento della ricchezza nazionale, sei milioni di imprenditori e artigiani che però non hanno fama e rappresentazione sui media proporzionale al loro peso economico. Gente intraprendente, creativa, orgogliosa; soprattutto, sono persone che non si rassegnano.

Raffaello Vignali, ora parlamentare Pdl dopo aver diretto l’istituto di ricerca Irer e aver presieduto dal 2003 al 2008 la Compagnia delle Opere, li racconta con simpatia. Esalta chi vende riso e tè ai cinesi o kiwi ai neozelandesi, descrive l’inarrestabile spinta all’innovazione e la capacità di rischio altrove rara. Smaschera molti luoghi comuni, come il «familismo» della piccola imprenditoria o il moralismo di chi preferirebbe un’Italia calvinista a quella formata da secoli di cattolicesimo, che sarebbe un’«anomalia». Vignali denuncia che la colpa della crisi è più della finanza e dei suoi megafoni, piuttosto che della politica.

Lo scandalo più clamoroso che ha travolto un’impresa italiana, la Parmalat, nasce dall’aver applicato fino alle estreme conseguenze i martellanti dettami dei guru finanziari (paragonati a «cattivi maestri» alla Toni Negri) secondo i quali le aziende per crescere non devono investire su se stesse, i loro prodotti e il loro capitale umano, ma nella diversificazione e nel finanziarsi in Borsa. La persona è ridotta al suo ruolo sociale di consumatore o produttore, e lo scopo dell’azienda diventa creare valore per gli azionisti (o i manager foraggiati dalle stock option) e non per l’azienda stessa, i dipendenti, i fornitori, i clienti.

La grandezza dei piccoli ricorda il primato della persona, del lavoro e dell’economia reale sulla finanza. Il simbolo di questa ripresa è lo Statuto dell’impresa, di cui Vignali è stato ideatore e anima, diventato legge nell’autunno scorso con voto unanime delle Camere. Una «rivoluzione copernicana», così recita il sottotitolo, per tornare a guardare con fiducia la spina dorsale dell’economia italiana.


Raffaello Vignali
La grandezza dei piccoli
Guerini e associati
pp. 195 - € 18