Dan Flavin a Villa Panza.

E ora venite a vedere con i vostri occhi... il 26 luglio

L'arte di oggi non basta farsela raccontare. È per questo che "Tracce", in collaborazione con l’Associazione Giovanni Testori, invita i suoi lettori per una serata a Villa Panza (Varese). Una visita guidata esclusiva. Iscrivetevi al più presto

«Cosa significa?», «perché non si capisce?», «ma è arte?». Eravamo partiti da queste domande, a gennaio, per il nostro viaggio nell’arte contemporanea. Giuseppe Frangi e Davide Dall’Ombra ci hanno accompagnato alla scoperta di Francis Bacon, Andy Warhol, Mario Schifano, Gerhard Richter, Anish Kapoor e Damien Hirst. Ma per “incontrare” davvero l’arte di oggi non basta farsela raccontare. Occorre guardarla con i propri occhi, darle spazio, dedicarle tempo. È per questo che Tracce, in collaborazione con l’Associazione Giovanni Testori, propone ai suoi lettori la visita a Villa Panza (Varese), dove è conservata una delle collezioni di arte contemporanea più importanti del mondo e dove è in corso la mostra del video-artista Bill Viola (è stato invitato all’incontro con Benedetto XVI nella Cappella Sistina del 2009).

Alla visita parteciperanno Anna Bernardini, responsabile della Collezione Panza, Giuseppe Frangi e Davide Dall’Ombra, presidente e direttore dell’Associazione Giovanni Testori.

VISITA A VILLA PANZA (VA) E ALLA MOSTRA DI BILL VIOLA
giovedì 26 luglio ore 19.45, ingresso e visita guidata: € 14
prenotazione obbligatoria entro lunedì 23 luglio
scrivendo a info@associazionetestori.it o chiamando il 02.552298371


I PROTAGONISTI:

GIUSEPPE PANZA DA BIUMO (1923-2010)
Imprenditore e collezionista milanese. Nel 1956 acquista un’opera di Antoni Tàpies. In Italia è uno dei primi ad accorgersi di artisti come Mark Rothko e Franz Kline. Negli anni Sessanta è uno dei maggiori acquirenti della Pop Art: Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg e James Rosenquist. Negli anni Settanta e Ottanta si dedica all’arte concettuale e minimalista con Bruce Nauman, Robert Ryman, Richard Serra, James Turrell, Robert Irwin e Dan Flavin. Opere provenienti dalla sua collezione oggi si trovano nei maggiori musei del mondo: il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il San Francisco Museum of Modern Art e il Guggenheim di New York. A Villa Panza a Varese, oggi di proprietà del Fondo Ambiente Italiano (FAI), si trova circa il 10% delle 2500 opere della collezione ed è conservato uno dei più importanti nuclei di opere di Dan Flavin.

DAN FLAVIN (1933-1996)
È stato uno dei principali esponenti del minimalismo americano. Dagli inizi degli anni Sessanta comincia a realizzare opere d’arte utilizzando lampade al neon reperibili sul mercato. Di origine irlandese, studia in scuole cattoliche ed entra nel seminario di Brooklyn a New York, dal quale però esce distanziandosi dalla fede dei genitori. Giuseppe Panza dedicherà quasi un’intera ala della sua villa di Varese alle sue installazioni, tra le quali c’è l’opera del 1966 intitolata Monument 4 for those who have been killed in ambush (to P.K. who reminded me about death), dedicata al fratello morto in Vietnam. Dopo la sua morte, nel 1997, la Fondazione Prada ha finanziato la realizzazione dell’ultimo progetto dell’artista per la Chiesa Rossa di Milano.

JAMES TURRELL (1943)
Artista americano interessato alla luce e allo spazio. Nel 1966 affittò a Santa Monica, in California, un albergo dismesso per realizzare al suo interno uno studio e un luogo dove poter esporre le sue opere. Qui furono esposte le prime Cross Corner projections: lastre metalliche forate delle dimensioni di una diapositiva, che vengono proiettate con precise angolazioni su dei muri adiacenti dando all’osservatore l’impressione della presenza di un solido luminoso. Nel 1974, grazie al finanziamento di Giuseppe Panza realizzò i primi disegni per quella che sarebbe rimasta la sua opera più celebre: il Roden Crater project. Turrell voleva trasformare il Roden Crater, cono vulcanico ormai spento situato a Flagstaff in Arizona, in quello che lui stesso definì un «monumento alla percezione». Il progetto è ancora in corso. Nel 1987 con Robert Irwin porta al Meeting di Rimini una mostra intitolata "Arte e Ambiente", in quella edizione parteciperà a un incontro sull’arte con William Congdon. A Villa Panza si trovano due sue istallazioni.

BILL VIOLA (1951)
È uno dei padri della video-arte. Fino al 28 ottobre a Villa Panza sono esposte undici installazioni che definiscono i temi centrali del suo lavoro dagli anni Settanta ad oggi. Nelle Scuderie della Villa è esposto il Nantes Triptych (1992) che documenta la sua ricerca attraverso concetti esistenziali quali la nascita, la morte e la trascendenza. Nell'installazione Reflecting Pool (1977-79) l’artista tocca i temi della purificazione, della dissoluzione e della rinascita. In The Darker Side of Dawn (2005) la natura è protagonista con il suo solenne e impercettibile movimento. La mostra prosegue con i lavori figurativi della serie Trasfigurations (2007-08) in cui l’acqua diventa il simbolo di transizione tra la vita e la morte. Tra le opere è presente anche Emergence (2002), uno dei suoi capolavori noto per il riferimento al patrimonio figurativo del passato.