Libertà religiosa o tolleranza? La versione di Marta Sordi

Il Centro culturale di Milano ripubblica "La svolta costantiniana", testo decisivo della grande storica dell'antichità. Un contributo originale al dibattito per il 1700° anniversario dell'Editto di Milano

Libertà di religione o tolleranza? Non è appena una questione terminologica. Ma un orizzonte culturale. È sul filo di questa distinzione che si sta giocando il dibattito in occasione del 1700° anniversario dell’Editto di Milano. Come contributo a questa discussione, il Centro Culturale di Milano ha ripubblicato un testo fondamentale per comprendere il significato dell’Editto del 313. Si tratta de La svolta costantiniana di Marta Sordi, capitolo centrale del suo libro I cristiani e l’impero romano (edizioni Jaca Book). L’edizione contiene anche un’antologia di testi e pronunciamenti sulla libertà religiosa da parte della Chiesa contemporanea: dalla Dignitatis humanae a Benedetto XVI, da Jean Danielou al cardinale Angelo Scola. Il fascicolo è a disposizione del pubblico, scuole, studenti e istituzioni (si può richiedere al Centro culturale di Milano chiamando lo 0286455162 o scrivendo a segreteria@cmc.milano.it).
«È stato il cristianesimo o la politica laica scaturita dalla rivoluzione francese ad aver scoperto il principio della libertà religiosa?», si domanda Andrea Caspani nell’introduzione al testo. A rispondere è proprio Marta Sordi: «La piena libertà religiosa, che scaturisce dall’accordo di Milano (...) delinea l’immagine di uno Stato che si definisce religioso e ritiene anzi il suo rapporto con la divinità fondamentale problema politico e si proclama nello stesso tempo aconfessionale, non in nome di un razionalismo scettico, ma in nome della sua inconfessata incompetenza a decidere, in quanto Stato, la natura teologica della divinità, il quicquid est divinitas in sede celesti, di uno Stato in cui il rapporto fra religione e politica nasce non dalla legge scritta, ma dalla legge non scritta, e il diritto della divinità ad essere adorata come vuole fonda la libertà di tutti a praticare il proprio culto e la propria fede religiosa secondo coscienza».
L’Editto di Costantino rappresenta, dunque, un crocevia sconosciuto ai più, ma decisivo anche per la vita del nostro Paese e dell’Europa. Proprio per questo il Centro culturale di Milano ha già dato avvio anche ad un ciclo di incontri internazionali intitolato L’Editto di Milano. Oltre la tolleranza: libertà e diritto alla verità. Ecco i prossimi incontri:

Marzo-maggio 2013

Libertà e Potere, cosa fonda la convivenza? Vecchia e nuova Europa
Joseph Weiler, N. York University, N.Y., Usa
Stefano Alberto, Università Cattolica di Milano

Fede e libertà. In Europa e Oltreoceano
Charles Chaput, Arcivesco di Philadephia, Usa

Alla ricerca della vera Croce. S. Elena la madre
Alfredo Valvo, storico
Valerio Massimo Manfredi

Fede e fare storia
Lettura Teatrale dei Padri della Chiesa

con l’attore Andrea Maria Carabelli
commenti di Francesco Braschi

Moralità e Potere nel nuovo umanesimo. Il ciclo di Arezzo di Piero della Francesca
Alessandro Rovetta, Università Cattolica di Milano

Lo scorso 29 ottobre si è svolto l’incontro
La svolta Costantiniana.
Persona e popolo nuovi protagonisti

Giulio Maspero, Università della Santa Croce, Roma
Giovanni Maria Vian, Direttore dell’Osservatore Romano
Qui il video