«L'alfabeto colorato della speranza»

Vangeli, salteri e lettere paoline. La Pinacoteca Ambrosiana mette in mostra una ricca serie di codici. Non solo un fatto estetico, ma una chiave interpretativa dell'uomo e delle storia. Perché, come diceva Marc Chagall...
Margherita Del Castillo

È un alfabeto la Bibbia. L’alfabeto dell’umanità che svela, a chi lo sappia leggere, la Verità, ovvero chi è Dio e chi è l’uomo. Certo, è anche il manifesto di due grandi religioni, ebraismo e cristianesimo, è il primo libro dato alla stampa, è un’imponente opera letteraria, fonte di ispirazione di tanta arte e tanta cultura. Ma se questi temi verranno tutti affrontati nei diversi e ricchi incontri collaterali all’evento, è invece e soprattutto il valore antropologico che l’esposizione alla Pinacoteca Ambrosiana vuole evidenziare: la Bibbia come chiave interpretativa dell’uomo e della storia.

E lo fa attraverso la materialità e la concretezza di antichi codici biblici, testi sacri splendidamente miniati provenienti dalle più autorevoli biblioteche, tra le quali l’Apostolica Vaticana di Roma, la Trivulziana di Milano e la stessa Ambrosiana. Qui, nel luogo fortemente voluto dal cardinale Federico Borromeo, all’inizio del Seicento, per rendere accessibile e fruibile da tutti il suo prezioso patrimonio culturale, librario ed artistico. Perseguendo un preciso obiettivo educativo oltre che devozionale, libri dell’Antico Testamento, Vangeli, Lettere paoline, Bibbie ebraiche, Salteri, la Bibbia di Malerbi - la prima versione completa in italiano volgare - pergamene siriache, manoscritti egizi, codici poliglotti, si offrono allo sguardo del visitatore non per un godimento estetico fine a se stesso ma per sollecitare in chiunque vi si accosti l’interrogativo ultimo sul destino dell’uomo, le domande esistenziali che il testo sacro inevitabilmente pone suggerendone, contestualmente, le risposte.

Una sezione speciale è dedicata al pittore russo di origine ebraica, Marc Chagall, il maestro che più di chiunque altro, nel corso del XX secolo, si è confrontato con il tema biblico, spesso ispirandosi a quello che lui stesso definiva «l’alfabeto colorato della speranza». Di Chagall sono esposti una dozzina di disegni e altrettante acqueforti prodotte per un’edizione di pregio, oltre ad un olio, piuttosto raro, normalmente non visibile al pubblico.
Parte integrante del percorso è, infine, la riproduzione in grandezza reale della Porta del Paradiso realizzata da Lorenzo Ghiberti per il Battistero di Firenze tra il 1425 e il 1452 e recentemente tornata al suo originario splendore dopo un intervento di restauro pluridecennale. Essa si presenta, con l’ausilio di un video e di materiale redatto in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore, quale ulteriore strumento di bellezza per approfondire altri sorprendenti episodi biblici.

Tra gli eventi correlati, un ciclo di conferenze durante le quali interverranno, tra gli altri, don Jonah Lynch, Marie-Michèle Poncet, Franco Loi e Timothy Verdon. Nella chiesa di San Sepolcro e a Palazzo Isimbardi, invece, i seminaristi della Fraternità San Carlo racconteranno i "Personaggi della storia biblica".

Il grande alfabeto dell'umanità
Milano, Pinacoteca Ambrosiana – Palazzo Isimbardi
26 marzo – 30 giugno
Biglietto: intero € 15, ridotto € 10
Orario Palazzo Isimbardi: lunedi-giovedi 9 -16,30; venerdi 9-13; sabato 10-18
Ingresso libero

Per maggiori informazioni: www.associazionesantanselmo.org