Libri per l'estate - La notte che ho visto le stelle

Il movimento consiglia sei libri per l'estate. Quello dell'astrofisico Marco Bersanelli racconta l'avventura della conoscenza dell'universo lungo i secoli. Dai Babilonesi ai Greci, dal Medioevo fino ai protagonisti della scienza moderna
Stefano Facchini

Tre mesi fa ho avuto la fortuna di recarmi a Paranal, su una montagna nel deserto del Nord del Cile. È noto per essere uno dei luoghi con il cielo più limpido del mondo intero. La prima notte, con la luna nuova, lo spettacolo della volta stellata non mi ha permesso di dormire. Se qualcuno ha provato a trovarsi davanti a una magnificenza simile, potrà immedesimarsi nelle prime pagine del libro di Marco Bersanelli, in cui l’autore descrive l’esperienza di mistero che deve aver riempito un uomo di ventimila anni fa per dipingere il cielo stellato all’interno delle Grotte di Lascaux. Questa stessa esperienza di grandezza, e al contempo di piccolezza, è da sempre diventata desiderio e tensione di comprendere l’origine di queste piccole fiaccole che ci accompagnano con fedeltà ogni notte.

Dai Babilonesi ai Greci, dal Medioevo alla scienza moderna, il libro descrive l’evolversi della consapevolezza di cosa sia questo “spettacolo del cielo” nel corso della storia, quali elementi lo compongano, quali distanze siano in gioco nell’apparente vuoto cosmico. I passi di questo affascinante viaggio sono descritti dal punto di vista di chi li ha compiuti. Nella lettura, possiamo così immedesimarci in personaggi più o meno noti - Copernico, Newton, Hubble, Lemaître - che hanno portato a una rivoluzione nella comprensione della vastità e delle leggi che regolano l’Universo intero. Persone che, grazie alla loro genialità e lealtà infinita con il dato scientifico, hanno potuto rompere i limiti intrinseci della concezione filosofica e scientifica del loro tempo, affermando la verità che la realtà naturale poneva davanti ai loro occhi, e aprendo le porte a una visione dell’Universo nuova e sempre più affascinante.