Paolo VI

Centri Culturali. Paolo VI, protagonista ancora oggi

La canonizzazione poche settimane fa, a quarant'anni dalla morte. Giovan Battista Montini, già arcivescovo di Milano, è stato al centro di numerose iniziative di realtà e associazioni legate all'Aic nella diocesi ambrosiana
Valentina Caruso

Il cardinale Giovanni Battista Montini, eletto Papa nel 1963 con il nome di Paolo VI, è stato canonizzato il 14 ottobre 2018, a quarant’anni dalla morte. Al grande teologo e studioso nato a Concesio, nel Bresciano, nel 1897, tante realtà legate all'Associazione Italiana Centri culturali (Aic) hanno dedicato, nelle scorse settimane, vari momenti di approfondimento sugli aspetti più significativi della sua attività pastorale.

Il Centro Culturale di Milano, nell’incontro “Nessuno è lontano. Vivere le dimensioni del mondo: l’opera di Paolo VI”, ha messo sotto la lente di ingrandimento l’opera di Montini, prima Arcivescovo ambrosiano e poi Pontefice, dal 1958 al 1978. Oggi, nel pieno di una crisi antropologica ed educativa, in un tempo di scontri e incertezze, riemergono, ancor più drammatiche, le stesse domande di allora: «Che cosa è unico e necessario? Cosa significa amare l’uomo, nella sua umanità concreta? Come si fa a non tradire se stessi e la verità quando si parla di popolo?». Il dialogo tra Edoardo Bressan e Andrea Tornielli, insieme alla rappresentazione teatrale “Il Cristo necessario - Indagine su Paolo VI” a cura del gruppo teatrale Exire, hanno ricostruito l’attualità del suo insegnamento, dalla messa in discussione dei valori della tradizione alle nuove guerre economiche, fino alla crisi della fede in Occidente e al fiorire di semi di novità e di nuove strade.

L'incontro con Tornielli e Bressan al Cmc

Attraverso la testimonianza don Guido Gregorini su “La fede di Paolo VI”, anche l’Associazione Culturale “Umana Avventura” di Seregno (Monza Brianza) ha fatto cogliere la modernità di un Papa che ha saputo guidare la Chiesa con fermezza in tempi burrascosi. Rileggendo la sua storia e le sue parole, don Gregorini ha sottolineato la sensibilità, la cultura e la grande intelligenza di un uomo di Dio che ha messo al centro della sua vita la fede in Gesù, l’amore alla Chiesa e la passione per l’umanità.

«Forse la nostra vita non ha altra più chiara nota che la dichiarazione dell’amore al nostro tempo, al nostro mondo, a quante anime abbiamo potuto avvicinare e avvicineremo: ma nella lealtà e nella convinzione che Cristo è necessario e vero». Parole di Paolo VI, nel 1963, a commento del pensiero del suo predecessore, Giovanni XXIII e cuore della serata “La piccola Amanda e la sua famiglia: il miracolo della santità di Paolo VI”, organizzata dalle Associazioni “Insieme per la vita” di Varese, tra cui il Centro Culturale Massimiliano Kolbe. Al centro della vicenda, il dramma di Vanna, che, in attesa della figlia Amanda, rischiò di perderla durante la gravidanza; il suggerimento del ginecologo di pregare Paolo VI; e la decisione di ascoltarlo e al miracolo della nascita della piccola, motivo di santità per Montini.

Cinisello Balsamo, la mostra su Paolo VI a Villa Ghirlanda

La grande personalità di Paolo VI e la sua sensibilità per l’arte in ogni sua forma sono state ripercorse, nella stessa occasione, inaugurando una mostra itinerante realizzata da Arcidiocesi di Milano, Fondazione Ambrosiana Paolo VI, Università Cattolica del Sacro Cuore. L’esposizione è stata ripresa anche da altre realtà, come l’associazione di promozione sociale "Il Portico di Salomone" e la comunità pastorale "Beato Paolo VI", entrambe di Paderno Dugnano (MI), o anche il Centro Culturale "Cara Beltà" insieme al Comune di Cinisello Balsamo (MI), durante l’incontro “Un uomo che ha amato l'uomo, in Cristo”, con monsignor Ettore Malnati. La mostra ricostruisce i passaggi fondamentali della biografia del Pontefice. Divisa in tre parti dedicate all’uomo, all’Arcivescovo e al Papa, propone, anche grazie a lettere e fotografie, la vita di Montini sotto più aspetti: quelli “noti”, tra documenti o discorsi ufficiali, e quelli più intimi e personali, tra le sue pagelle delle elementari o i suoi appunti al Concilio Vaticano II.

Lo spettacolo a Vedano Olona

Anche l’associazione “Fiera di San Pancrazio” di Vedano Olona (VA) ha voluto omaggiare l’aspetto più personale dell’operato di Montini, con la stessa mostra ma anche con uno spettacolo “Il predestinato Paolo VI, un rivoluzionario”, il racconto di un immaginario amico e testimone della storia di Montini, tra fatti significativi della sua vita e lettere "a" e "da" persone a lui care, come Jacques Maritain e Jean Guitton.

Insomma, tutte iniziative che dipingono la figura di un uomo che ha saputo vivere in modo propositivo il suo tempo, un costruttore di pace e dialogo, che ha posto le basi per una Chiesa in cammino verso il futuro. E poi, attento alla “Bellezza” e convinto che ogni età dovesse esprimere il rapporto con il sacro secondo la sensibilità del proprio tempo. Per questo ha sempre incoraggiato la ricerca di un nuovo linguaggio artistico e ha aperto alla collaborazione con i più grandi architetti del momento. Basta pensare alle 135 nuove chiese edificate nella Diocesi di Milano sotto la sua guida e durante il suo Pontificato. Il Centro Culturale “Tommaso Moro” di Gallarate (VA) proprio su questo tema, ha proposto una visita guidata ad alcuni significativi esempi di quella felice stagione artistica, offrendo altri spunti per conoscere un capitolo cruciale della storia economica e sociale di un territorio e dell’intero Paese.