Verso il Meeting. Cosa ci sarà all'Arena Percorsi

È lo spazio curato dalla redazione di Tracce e dal Centro internazionale di CL. Un osservatorio su alcuni grandi temi di attualità, esplorati grazie al dialogo con testimoni e protagonisti. Alle 12 e alle 17 un incontro, alle 14 un reportage

Tra le finestre che il Meeting apre sul mondo, quest’anno ce ne sarà una nuova, spalancata sotto un nome che dice già molto. Si chiama “Percorsi”, sarà ospitata nel padiglione A2 della Fiera ed è una serie di incontri curati dalla redazione di Tracce con la collaborazione del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione. Un piccolo osservatorio su alcuni dei grandi temi che l’attualità ci mette di fronte, esplorati attraverso il dialogo con testimoni e protagonisti.

La formula è semplice: un’arena ad hoc, due fasce orarie giornaliere (alle 12 e alle 17) e, ad ogni incontro, il “faccia a faccia” con un ospite, intervistato da un giornalista di Tracce e dal pubblico in sala. Con argomenti come la Cina (con Brian Grim, presidente della Religious Freedom and Business Foundation) e la diplomazia vaticana (monsignor Ivan Jurkovič, Osservatore della Santa Sede alle Nazioni Unite a Ginevra); le ultime notizie dalla Silicon Valley (Massimo Gaggi, inviato del Corriere della Sera) e il futuro dell’Europa (lo scrittore Paolo Rumiz); i fronti caldi del mondo e la Francia di Macron (con Pierre Chausse e Grégory Turpin, dell’editoriale Première Partie, attivissimo polo culturale parigino).

Ma anche con incursioni nel mondo di teatro e tv (l’attore e regista Giovanni Scifoni, molto noto anche sui social per i suoi originali profili del santo del giorno), delle tecnologie (Lorenzo Caggioni, ingegnere di Google), della carta stampata (Virman Cusenza, direttore de Il Messaggero) e della fotografia, con il maestro Guido Guidi.



In più proporremo (alle 14 o alle 17) una serie di documentari e reportage da tutto il mondo. Si inizia con “Viaggio in Italia, la Corte Costituzionale nelle carceri” (saranno presenti Marta Cartabia e Francesco Viganò), poi “Good Plan”, un reportage dalla Cina di Fernando De Haro, “Venezuela. Resilienza” di Marinellys Tremamunno, “Sri Lanka, più forti delle bombe”, documentario prodotto da Rome Reports e Stand Together, “Tumaranké” di Dugong Films realizzato da giovani immigrati con i loro cellulari, “Mother Fortress” di Maria Luisa Forenza sulla guerra in Siria e “The Brink. Sull’orlo dell’abisso” di Alison Klayman, che racconta un anno vissuto vicino a Steve Bannon.

Un modo per guardare la realtà da angoli diversi e abbozzarne, insieme, delle mappe - dei “Percorsi”, appunto. Per aiutarci a capire. E a camminare.