L’essenziale in scena. Gli spettacoli del Meeting
Dal viaggio in Terra Santa di Eric-Emmanuel Schmitt portato in teatro a san Francesco, passando per film d'autore, Bach, Music Contest... Il responsabile degli spettacoli, Otello Cenci, spiega il programma che animerà la Fiera di Rimini e la cittàL’essenziale, alle volte, si incontra a teatro. È la sfida con cui si apre il programma di spettacoli della 45esima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli. A Rimini, tra i palchi della Fiera e prestigiosi palcoscenici in città, ricco è il palinsesto e profonda la rosa delle proposte culturali che spaziano dalla drammaturgia al cinema d’autore passando attraverso la musica di ogni genere.
La rassegna teatrale 2024 si apre con lo spettacolo inaugurale, il 20 e 21 agosto alle 21:30 al Teatro Galli, intitolato “Chi sei tu? La sfida di Gerusalemme”. Tratto da un testo dello scrittore e drammaturgo di origini alsaziane Eric-Emmanuel Schmitt e con l’attore Ettore Bassi, è una co-produzione della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Ets, della Fondazione Istituto Dramma Popolare San Miniato e del Centro Teatrale Bresciano.
L’idea di portare in scena quello che è il personale diario di viaggio di Schmitt in Terra Santa è nata da una proposta di Lorenzo Fazzini, responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana, a Otello Cenci, regista dello spettacolo nonché responsabile Spettacoli del Meeting: «Durante un incontro al Meeting 2022 sono rimasto colpito dalla sua umanità e mi sono gettato in una lettura sempre più appassionata dei suoi testi», racconta Cenci. «L’anno scorso abbiamo portato in scena “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano” e poi Lorenzo mi ha proposto di leggere in anteprima La sfida di Gerusalemme. Un viaggio in Terra santa verificando l’ipotesi di poterne fare un nuovo spettacolo». Così è stato.
«L’esperienza di conversione vissuta in prima persona da Schmitt ci è sembrata particolarmente interessante e di valore rispetto al titolo di quest’edizione del Meeting (“Se non siamo alla ricerca dell'essenziale allora cosa cerchiamo”, ndr)», prosegue Cenci. «Eric-Emmanuel racconta infatti la sua personale esperienza di ateo per il quale, grazie agli incontri con le persone e i luoghi simbolo delle diverse religioni, la fede inizia a prendere corpo, diventando qualcosa di umano e carnale». Oltre all’autore, che si è coinvolto in prima persona, realizzando in video parti recitate che arricchiranno la scena, ci sarà anche il contributo della cantante siriana Mirna Kassis nonché di musicisti italiani e arabi.
Un’altra storia di incontri e amicizia è all’origine dell’invito al pianista Ramin Bahrami, che il 24 agosto si esibirà sul palco del Teatro Galli. Iraniano naturalizzato italiano, è tra i più acclamati e moderni esecutori del repertorio di Johann Sebastian Bach e il pubblico del Meeting già lo conosce. «Ci siamo incontrati per la prima volta vent’anni fa in occasione della presentazione di una pubblicazione della collana dello Spirto Gentil», ricorda Cenci, «e da allora siamo sempre rimasti in contatto».
Intervenendo alla presentazione dei contenuti, Bahrami ha sottolineato il suo legame con il Meeting: «In questo momento buio sono più che mai necessari l’amicizia e il dialogo tra i popoli. Il Meeting di Rimini ne è un fulgido esempio, ma alle buone intenzioni devono seguire i fatti. Dobbiamo dimenticare i nostri interessi economici e mettere quelli umanistici al primo posto. Dialogare, capirsi è l’unica soluzione. La musica di Bach ne è un meraviglioso esempio».
A portare in scena il tema classico della verità e di come essa possa essere tradita quando la menzogna diventa ideologia è, invece, la tragicommedia in atto unico “Acqua” di Giovanni Maddalena, Nicola Abbatangelo (regista) e Giampiero Pizzol. Ambientata in una cittadina di mare immaginaria dove la pioggia prosegue incessante da giorni, vede protagonisti un gruppo di amici in un bar perdersi in chiacchiere mentre la minaccia metereologica cresce, così come le accuse dei notabili del paese e le false notizie in circolazione. Appuntamento sempre al Galli il 22 agosto. Così come è, il giorno seguente, per “Fra. San Francesco, la superstar del Medioevo” di e con Giovanni Scifoni. «Uno dei suoi spettacoli forse più maturi», osserva Cenci, che, «trattando di temi alti con un linguaggio molto quotidiano, come è nel suo stile, ha il merito di riproporre al pubblico del Meeting la figura di San Francesco, un’icona attuale nonché un riferimento universale quando si parla di “essenziale”». Gli spettacoli sono tutti prenotabili e i biglietti in vendita su Vivaticket.
Gli spettacoli del Meeting, tiene a sottolineare il loro responsabile, non sono mai eventi “laterali” o di mero “alleggerimento”, anzi: «Fanno da sempre parte del nostro dna. Così come le mostre e gli incontri, sono nell’anima e nello scheletro del programma. E sono importanti anche perché utilizzano un linguaggio assolutamente universale, quindi capace di incontrare chiunque». Compresi, perché no, i turisti della città, che incrociando questa ricca e laica offerta potrebbero giungere a conoscenza del Meeting.
E non è finita qua. Alla Corte degli Agostiniani, sempre a Rimini, c’è il trittico di film d’autore – prenotabili dal 18 agosto – composto dalla rivelazione al Festival di Venezia “Tatami- Una donna in lotta per la libertà”, “The Old Oak” e “I bambini di Gaza – Sulle Onde della libertà”, oltre a “Cabrini” al Fulgor. Mentre la rassegna teatrale e cinematografica prosegue – gratuita e aperta al pubblico della Fiera – sul Palco Piscine Ovest Illumia con: “Sacritalia”, il documentario di e con Davide Rondoni che vuole rispondere alla domanda «Esiste ancora il Sacro nella vita contemporanea?»; “Voglio la pace che nessun uomo può dare”, spettacolo di poesia a cura dell’Associazione Amici di Nicco; “Tu sei una lingua sconosciuta”, con Ivan Talarico.
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Senza dimenticare la musica, per ogni gusto e genere: dalla proiezione del documentario “Io, noi e Gaber” in Sala Neri Generali-Cattolica agli appuntamenti con l’ascolto della collana Spirto Gentil con Beethoven e Dvořák; dalle voci del Meeting Music Contest, frutto della collaborazione con Il Mei, il Meeting delle etichette indipendenti di Faenza (Gea, Irene Rugiero, Luca Fol, Samuela e Sonoalaska i finalisti) alla serata finale, sempre sul Palco delle Piscine Ovest Illumia, con la giovanissima Nuova Orchestra Santa Balera. Perché la musica – e chi sarà presente al Meeting se ne accorgerà – è sempre di più chiave di accesso privilegiata per parlare con i più giovani.#VersoilMeeting24