Durante il tema all'esame di maturità.

MATURITÀ Se lo studente nel tema parla di sé

Più di un terzo degli studenti italiani ha scelto di svolgere la traccia sulla ricerca della felicità. Una scelta come un'altra? Al contrario: spiega quanto è bello scrivere ciò che riempie la vita
Gianni Mereghetti

Circa il 37% degli studenti ha scelto, tra le tracce proposte per la prima prova scritta dell'esame di Stato, quella sulla "ricerca della felicità". Si tratta di un dato molto interessante e significativo, perché evidenzia ciò che sta a cuore alla gran parte dei giovani, ciò di cui vogliono parlare e scrivere. E il dato è ancor più interessante, perché i giovani hanno scelto la ricerca della felicità nonostante sia stato proposto nella fascia socio-economica e con documenti che poco sollecitano l'approfondimento di una delle questioni decisive non solo della giovinezza, ma della vita.
Che gli studenti abbiano fatto questa scelta non è però solo un dato statistico: colpisce e commuove innanzitutto me, perché mi fa capire ancor di più ciò che mi lega a loro, ciò che ha tenuto vivo un rapporto anche dentro la lontananza della mia malattia. È perché vogliamo essere felici che ci siamo incontrati, che siamo andati all'attacco del reale. È perché vogliamo goderci la vita che ci siamo sfidati con tanta intensità.
Per questo ho gioito quando alcuni di loro mi hanno detto che hanno scelto questa traccia, perché non c'è cosa più bella di cui scrivere se non questa ricerca di felicità che ha segnato e segna la nostra esperienza.
Nello stesso modo mi ha colpito uno studente che ha svolto la traccia sulla felicità e si è meravigliato che i suoi amici abbiano scelto la traccia sul piacere. Li ha incalzati, chiedendo loro il perché di tale scelta che, a suo giudizio, nulla c'entra con il loro umano. Centro. Nemmeno la scelta di una traccia all'esame può essere indifferente: una scelta non vale l'altra, anzi, tutto è segno di ciò che si vive, ed è bello poter scrivere ciò che riempie la propria vita.
Anche la seconda traccia più scelta va nella direzione di ciò che interessa i giovani: il 29% degli studenti ha optato per il tema sulla musica, anche questa molto legata all'esperienza quotidiana! Dovrebbero riflettere coloro che preparano le tracce per gli esami di Stato, ma lo dovrebbero fare tutti gli insegnanti. Gli studenti sono stanchi di parlare di argomenti contorti, a mezzo tra l'ideologico e lo scontato. Vogliono affrontare ciò che interessa la vita, ciò che li appassiona, ciò che tocca le loro domande più vere. Al bando argomenti intellettuali e percorsi ideologici. Questi esami di Stato hanno dato un segnale inequivocabile: gli studenti vogliono scrivere di sé. Tanto che molti di loro hanno avuto il coraggio di scegliere tracce che lo permettevano.