I ragazzi durante le prove.

«Il vero spettacolo è la vostra fede»

È andato in scena in Siberia "Delitto e castigo", con 40 studenti bergamaschi. Che, tra le domande del pubblico e l'amicizia con gli ortodossi, stanno scoprendo di più chi sono. Il loro racconto
Angela Perletti

Qui non basta dire “sì” una volta. È un fatto quotidiano. Perché qui si corre. In questi giorni abbiamo provato, incontrato padre Sergij, il sacerdote ortodosso che ci ha invitato in Siberia, chiacchierato su quel che sta accadendo, fatto interviste e conferenze. E, finalmente, abbiamo debuttato a Kemerovo con il nostro spettacolo, Delitto e castigo. Personaggi importanti e studenti in platea. Attori che si muovevano silenziosi dietro le quinte ed altri che recitavano tra i tulle della scenografia.
Io avevo una grande aspettativa, un grande cuore, mi sentivo pronta. Forse ero troppo sicura. E ho fatto fatica. Ho detto le mie battute e tutto il resto, ma quella tensione con cui guardavo le cose è rimasta un po’ delusa. Forse perché domando sempre di più e desidero dare di più. Però, quando lo spettacolo è finito, ho visto la contentezza dei miei compagni, la commozione dei registi, la meraviglia degli spettatori e la libertà con cui ci hanno posto alcune domande, l’umanità di alcuni che durante la cena hanno raccontato cosa gli è successo rispondendo a quel che stava accadendo, a questa Siberia, a questa sera.
Alcuni volti erano davvero inediti, imprevisti: mi hanno commossa. Ed io non posso non rispondere. Ripeto il mio “sì”. Voglio di più: godermi tutto fino in fondo, sempre più. Facendo i conti con la sproporzione del mio cuore. Prima dello spettacolo, il nostro regista Roberto Rossi ha detto che il teatro per lui è quel luogo che lo rimette sempre in moto, che lo rende più curioso, che lo fa correre. Correre perché spera. Non voglio venir meno a questo. È proprio così. Ed è per questo che padre Sergij può dire con certezza: «Il vero spettacolo non è la vostra capacità recitativa o la genialità registica, ma è la vostra fede in Cristo che si gioca in questo modo così particolare». Ecco. Anche se in alcuni tratti apparirò sgraziata, anch’io voglio correre.