Maturandi. Il pianeta e il suo futuro

Non si fermano gli incontri di approfondimento per chi si prepara all'esame. Riguarda i video con il fisico climatologo Antonello Pasini e il ricercatore del Cnr Carlo Sozzi. In programma altri due collegamenti sul tema Covid-19
Simone Invernizzi

All’inizio di questo anno scolastico, il dibattito sui cambiamenti climatici ha fatto il suo ingresso ufficiale nel mondo della scuola con lo sciopero studentesco animato da Greta Thunberg, Fridays for Future, del 27 settembre. La manifestazione è stata un successo in termini di partecipazione: chi era a scuola quel giorno si è trovato di fronte le classi vuote, perché moltissimi ragazzi erano scesi in piazza. Le discussioni che ne sono seguite hanno finito per polarizzarsi sulle posizioni estreme: da una parte gli allarmisti e dall’altra i negazionisti, a fronteggiarsi in qualcosa più simile a una lotta tra guelfi e ghibellini. Ma cosa sta davvero succedendo al clima della terra? Per capirlo occorre provare a tenere insieme tutti i pezzi di un puzzle complesso e affascinante.

Un aiuto in questa direzione è quello offerto da due incontri rivolti ai maturandi che si sono svolti nelle scorse settimane. Il primo – “Cambiamenti climatici: quale cura della casa comune?”, Centro Culturale di Pescara, giovedì 30 aprile – ha avuto per protagonista Antonello Pasini, fisico climatologo del Cnr e docente di Fisica del clima all’università di Roma Tre. Nel suo intervento Pasini non si è limitato a presentare le conclusioni delle sue ricerche, ma ha spiegato il metodo con cui questi risultati sono stati raggiunti e perché sono affidabili. Pasini ha mostrato che a partire dagli anni Sessanta si sta verificando un pronunciato innalzamento della temperatura dovuto soprattutto all’azione dell’uomo, qualcosa di radicalmente diverso rispetto ai normali cicli climatici del passato. Si tratta di un fatto di cui dobbiamo preoccuparci, le cui conseguenze sono già sotto i nostri occhi e colpiscono tanto l’ambiente (disastri naturali), quanto gli uomini che lo abitano (crisi agricole, povertà, migrazioni, instabilità politica). Cosa aspettarsi per il futuro? La risposta a questa domanda, ha spiegato Pasini, dipende in gran parte da noi: infatti, il fatto che le cause dei cambiamenti climatici siano prevalentemente umane è una buona notizia, perché significa che possiamo intervenire su di esse. Non si tratta di un destino già deciso.



Nel secondo incontro – “Uomo e clima”, Portofranco, giovedì 7 maggio – Carlo Sozzi, ricercatore del Cnr e docente all’Università Bicocca di Milano, ha per prima cosa invitato ad allargare lo sguardo, senza rifugiarsi in semplificazioni e facili soluzioni. Gli studi scientifici, infatti, non si lasciano appiattire sulle posizioni più estreme del dibattito, ma mostrano la straordinaria complessità del sistema climatico, nel quale squilibri certamente prodotti dall’uomo si accompagnano ad altri che sfuggono alla nostra responsabilità. Che cosa chiede, dunque, una situazione seria come quella attuale? Tutto ciò che è possibile, ha risposto Sozzi, dalla conoscenza dei rapporti complessi che ci legano all’ambiente, alla consapevolezza di come influiamo su di esso con le nostre abitudini, fino al coinvolgimento negli studi scientifici, per chi ne sentisse la passione, con lo scopo di sviluppare energie innovative in grado di rispondere alla sfida che stiamo vivendo.




I prossimi appuntamenti

Venerdì 15 maggio, ore 18.00
Beautiful science. Dialogo con Ilaria Capua su SARS-CoV2
Incontro con Ilaria Capua, virologa e direttrice di un dipartimento dell’Emerging Pathogens Institute dell’Università della Florida.
Organizzato dall'Associazione Italiana Centri Culturali (AIC).
Sarà possibile seguire l’incontro in streaming sul canale YouTube dell’Aic

Lunedì 25 maggio, ore 17.00
“Sentinella, a che punto siamo della notte?”. Notizie, domande, prospettive dal Covid-19
Incontro con il prof. Costantino Esposito, docente di Storia della filosofia all'Università di Bari.
Organizzato dall’associazione Apis – Amore per il Sapere.
Sarà possibile seguire l'incontro in streaming sul canale YouTube di Romanae Disputationes