Il canto russo è il più religioso che ci sia; dal punto di vista naturale esso è l’espressione più grande della religiosità dell’uomo. Non per un particolare dono di semplicità fatto all’animo del popolo russo: c’è qualcosa che sta ancora prima, qualcosa per cui la solitudine viene impedita nell’animo dalla natura stessa della storia di questo popolo e, da un altro punto di vista, viene invece ricercata in quanto nasce dal senso del Mistero. Il popolo russo ha questa radice di stupore all’origine del suo stesso essere popolo e della sua conversione.

(da Il canto che affascinò Vladimiro di Luigi Giussani - estratto dal libretto incluso nel CD)