Tracce N.3, Marzo 1997
Libertà di educazione ovvero difesa del futuroLeggiRispondendo a un lettore che si diceva preoccupato per la situazione
della scuola, Indro Montanelli ha scritto sul Corriere della sera:
«Il problema della Scuola è quello che più mi appassiona
perché è nella Scuola - e non a Calatafimi, come credeva Garibaldi
- che "si fa l'Italia o si muore"». Anche a noi appassiona.
Al momento di andare in stampa non conosciamo il dettaglio della Riforma
Berlinguer, ma dalla lettura del documento programmatico ci siamo fatti
una certa idea del suo impianto ideologico.
Meno libertà nella scuola e delle scuole: la riforma che sta
passando presenta lo Stato come portatore di una "cultura nazionale",
unico soggetto della formazione dei giovani. Tende, cioè, a impedire
qualsiasi proposta educativa che non sia quella decisa dal Ministero dell'"educazione
nazionale". Di fatto domani sarà più difficile per tutti
dire o fare qualcosa di diverso da quello che è già stato
deciso come contenuto e forma dell'istruzione scolastica in Italia.
In tutto questo, che cosa è in gioco? La storia del nostro
movimento - nato più di quarant'anni fa proprio tra i banchi di un
liceo milanese - ci offre qualche spunto di giudizio.
All'inizio l'accusa più frequente che ci veniva rivolta era: «Voi
difendete il passato». E gli uni ci davano dei bigotti, gli altri degli
integralisti. Difendevamo la tradizione cristiana come alimento del presente
e questo era giudicato intollerabile.
Oggi lo scenario è mutato: non è più in gioco
la semplice difesa del valore della tradizione, ma la difesa della possibilità
del futuro. C'è chi vuole impedire la possibilità stessa di
una libera educazione, da cui dipende qualunque futuro di un popolo.
Per questo ci allarma la pretesa dello Stato di impedire a insegnanti e
genitori la libertà di educare, cioè di comunicare le risposte
ai problemi dei giovani. Pretesa che nega per ciò stesso il futuro.
Allora come oggi tutto si gioca nel presente: solo nel presente il passato
viene valorizzato e il futuro può essere salvato come possibilità.
Qui si fa l'Italia o si muore.