Tracce n.6, Giugno 2019

Un altro modo di conoscere
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Difficile trovare una domanda più urgente di questa, più intrecciata a filo doppio alla trama delle nostre giornate e dei nostri rapporti, a ciò che ci accade e che facciamo, ora dopo ora, e reclama – urla – il bisogno di lasciare tracce, di non finire nel nulla da cui tante volte le circostanze sembrano avvolte. Che cosa regge l’urto del tempo? Cosa permette che la vita, la nostra vita, non scorra invano, ma segni un cammino capace di costruire, noi stessi e il mondo che ci sta attorno?
In fondo, è la domanda di tutti. Qualsiasi idea abbiamo, qualsiasi posizione o visione del mondo abbiamo deciso di abbracciare – posto che se ne sia scelta una. È la realtà stessa a farla venire a galla, quando e come non ce lo aspettiamo.
È per questo che la trovate, oltre che sulla nostra copertina, sul libretto che alleghiamo a Tracce: è il resoconto degli Esercizi spirituali della Fraternità di CL. Lezioni e assemblea imperniati proprio su questa necessità: mettere la fede – l’avvenimento di Cristo così come accade nelle nostre vite – alla prova della realtà, per verificare se tiene, se aiuta a diventare uomini.

Quello che trovate nel libretto è un percorso reale, possibile a tutti. 
Non si appoggia su teorie: nessuna idea può rispondere a quella domanda. Piuttosto, indica una vita diversa, una modalità di stare al mondo che genera un altro modo di conoscere e di guardare la realtà. E la scava nei suoi fattori costitutivi fino a riconoscerne l’origine, il punto sorgivo: Cristo.
Se la fede non arrivasse fin lì, a rispondere a quella domanda, non servirebbe a nulla. Ma se non mostrasse questa sua capacità dall’interno della nostra esperienza, se fosse solo la ripetizione di una dottrina pur vera, sarebbe ancora più inutile, perché astratta. Non smuoverebbe nessuno.

La nostra offerta a chi ci legge è impegnativa: è la proposta di un lavoro. Richiede tempo per approfondire, vagliare, verificare. Non è un caso che lo stesso libretto sarà oggetto della proposta educativa di CL per i prossimi mesi.
Ed è per accompagnare l’inizio di questo lavoro che, stavolta, abbiamo scelto di dedicare agli Esercizi il “Primo piano”. Sono storie e testimonianze, che documentano cosa succede quando si inizia a prendere sul serio quella domanda e a fare per sé quella verifica. Semplicemente, cambia la vita. In tutte le sue declinazioni: il lavoro, l’università, la malattia, la politica… E dovunque: dall’Europa scossa dalla tornata elettorale all’Amazzonia, al Sud Sudan. 
Ai tanti luoghi dove la storia, scorrendo, in fondo fa riemergere sempre e soltanto un’urgenza: che esista qualcosa che duri nel tempo, per sempre.