Tracce N.8, Settembre 1997

Una instancabile apertura
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Proponiamo come editoriale di questo mese il Comunicato conclusivo del Meeting di Rimini

«Davvero, tutto è buono e splendido perché tutto è verità».

Anche la XVIII edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli ha dimostrato di essere un antidoto contro la cultura del dubbio, dello scetticismo e del nulla che impera nella mentalità comune. Chi vi ha partecipato ha potuto provare quanto intenso e vero sia lo spirito di libertà che anima l'annuale manifestazione riminese: sono intervenute, portando un contributo positivo, personalità di rilievo internazionale delle più diverse appartenenze, religiose, culturali e politiche.
Il Meeting è una grande festa e un fenomeno culturale unico e si vorrebbe che tutti lo potessero incontrare, se non direttamente, almeno attraverso i mass media. Ma poiché esso esprime il tentativo umano, culturale e sociale che nasce dalla fede cattolica, viene facilmente guardato con la lente deformante di un preconcetto. Nel migliore dei casi il Meeting si scontra con una distrazione che scolora tutto, come se l'esperienza cristiana dovesse vegetare in uno spiritualismo grigio e trasognato. E quando l'avvenimento della fede e la coscienza critica che da esso nasce come cultura si aprono inevitabilmente alle altre culture, quando coraggiosamente affermano la propria identità, quando entrano nella storia dando nuova forma alla vita dell'uomo e alla società, allora sono ostinatamente ignorate, se non apertamente osteggiate.
Invece il Meeting manifesta come la fede cattolica sia una rilevante occasione di confronto tra gli uomini. Essi si sentono così aiutati a non soccombere alle chimere e ai fantasmi che in un regime, tanto più omologante quanto più inconsapevolmente subito, ne alienano e ne indeboliscono la ragione e la personalità.
Per questo il titolo del prossimo Meeting per l'amicizia fra i popoli, che si svolgerà a Rimini dal 23 al 29 agosto 1998, è: «La vita non è sogno».

Rimini, 30 agosto 1997.