Europee. «Il loro cuore è cambiato»

Maurizio portava il pacco di generi alimentari a una famiglia bisognosa che poi si è trasferita. Il rapporto continua. E quando lui chiede una mano per il trasloco di un magazzino... «Sì, per tutto quello che è stato donato a noi»

Fino a due anni fa, seguivo con un amico una famiglia attraverso il gesto di caritativa portando pacchi di generi alimentari. Poi si sono trasferiti, ma il rapporto è continuato attraverso mail e sms. Qualche giorno fa, mi arriva un loro messaggio di saluti a cui rispondo subito con una strana proposta: «Cari amici, siccome presto dovremo cambiare sede per il nostro magazzino e siccome ci avete aiutato per il precedente trasloco, non è che ci potreste dare ancora una mano?». Per me, ovviamente era una semplice battuta. Per loro no. E così eccola, pronta, la loro risposta: «Ma certo, facci sapere quando!». Io, incredulo, ribatto: «Siete stupendi, grazie».

Al che lui rilancia la palla, e il mio sbalordimento cresce: «È soprattutto quello che ci hai donato e lasciato dentro che è stupendo e straordinario!». Ero commosso. Cosa posso avergli fatto oltre a una semplice compagnia nei problemi della loro vita? Si, una volta ho l'ho accompagnato per un colloquio di lavoro da Fidenza a Udine, che non aveva la macchina...

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Mi chiedevo: «Perché hanno potuto dire queste cose, loro che non vivono una particolare esperienza di fede?» Il loro cuore era sempre stato aperto e disponibile più di quanto me ne rendessi conto e, perciò, era cambiato. Ma pure io ero cambiato stando con loro, più di quanto ne fossi cosciente. Loro lo vedevano meglio di me e, perciò, hanno detto quelle parole. Un amico, a cui subito avevo confidato l'accaduto, mi ha scritto: «Ecco, questo è un briciolo di Europa costruita».

Maurizio


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