La molla che scatta grazie alla fiducia

Al Centro di Solidarietà di Rho arriva un ex manager cinquantenne disoccupato. All'inizio c'è la fatica e l'imbarazzo. È scoraggiato e non osa mandare i CV. Eppure l'uomo torna tutte le mattine con la scusa di un caffè. Poi, un giorno...

Quest’anno, agli inizi dell’esperienza di “Accompagnamento al lavoro” del Centro di Solidarietà di Rho ci contatta un uomo di 50 anni, ex responsabile commerciale di un’importante azienda. Al primo approccio con il nostro Centro si dimostra molto imbarazzato: non deve essere stato facile restare a casa dopo 30 anni di lavoro in un’azienda metalmeccanica.
La frustrazione si acuisce quando scopre che uno dei volontari è un amico d’infanzia, con cui aveva frequentato l’oratorio della parrocchia. Dopo vari incontri è chiaro che l’uomo ascolta attentamente e inizia ad aprirsi, ma senza mai attivarsi verso la ricerca di un lavoro. È depresso e svogliato ma, seppure a fatica, decide di non abbandonare il rapporto con noi. Col tempo decide che è di conforto passare dal Centro la mattina, con la scusa di bere insieme un caffè. I discorsi spaziano su tanti argomenti, ma quasi mai sul problema della sua situazione di disoccupato.

Dopo circa sei mesi, una mattina si presenta con un sorriso smagliante e con il desiderio di offrire da bere a tutti i presenti. Il suo entusiasmo è contagioso. Alla fine, visibilmente commosso, ci racconta che da una settimana ha iniziato a inviare curriculum vitae. Incredibilmente l’amministratore delegato dell’azienda concorrente, consultando il web alla ricerca dell’Account per clienti esteri, scopre che lui, proprio lui, è disponibile e, avendo di lui un ricordo estremamente positivo, decide di contattarlo subito. La cosa si risolve con l’assunzione a tempo indeterminato come Responsabile clienti Italia ed Estero.

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Noi del Centro glielo chiediamo: «Ma quale è stata la molla che ti ha spinto a inviare finalmente dei CV?». Immediata la risposta: «A furia di frequentarvi e di percepire forte la vostra fiducia in me ho pensato: ma se ci credono loro… Vale la pena di provarci».

Antonio e Oscar, Rho (Milano)