#giornatatracce. «In pizzeria, a dire chi siamo»
Stefano, quest'anno, vuole fare un passo in più rispetto alle vendite degli altri anni. Così chiede a Mirko di poter regalare la rivista nel suo locale. E, a fine serata, si chiede: «Ma chi è che può riempire così il mio cuore?»Un mese fa è arrivata tra gli avvisi la proposta di ripetere la vendita straordinaria di Tracce, come già accaduto qualche anno fa. Allora ero andato a vendere la rivista nelle vie del centro di Ascoli Piceno, ma questa volta questo tipo di adesione non mi è bastata più. Ho voluto rispondere più in prima persona alla proposta. Ci ho pensato e mi è venuto in mente un volto: quello di Mirko, il mio amico imprenditore/pizzaiolo. Ci conosciamo da molti anni, ma la nostra amicizia è stata segnata dal Meeting di Rimini dello scorso anno e da quel momento è divenuta per me un’amicizia “da guardare”.
Mirko ha cucinato, gratuitamente, la pizza per due cene di gala per promuovere il Meeting, ci ha procurato il vino per l’evento Meet the Meeting, nel 2018 ha aderito alla nostra mostra sul lavoro promossa dal Centro culturale Rebora, insomma, fa parte della mia storia, della mia storia cristiana, della mia fede, forse anche senza averne coscienza precisa. Ma tutto questo non avrebbe importanza, se io con lui non mi sentissi libero di dire cosa mi ha conquistato e mi attrae ancora: Cristo.
Allora gli ho proposto di contribuire alla vendita straordinaria di Tracce in una forma particolare: lui avrebbe acquistato venti copie della rivista e noi le avremmo offerte ai suoi clienti dicendo loro da che cosa nasceva quell’iniziativa e perché lo facevamo nella sua pizzeria. Su ogni rivista abbiamo, d’accordo con lui, incollato un piccolo adesivo con scritto chi siamo e il perché di quel gesto.
Ciò che più mi ha colpito è che il tutto è stato possibile perché sento di appartenere a una storia ben precisa, la Chiesa. Partendo da un rapporto nuovo e incidente sulla mia vita, come veniva detto alla Giornata di inizio anno di CL: «Perciò l’autorità è vera o veramente sperimentata come tale quando fa esplodere la mia libertà».
Proporre a Mirko l’acquisto della rivista, proporre ai miei amici di passare una serata in pizzeria per offrire Tracce, stare agli imprevisti della giornata pensata in un modo e andata in un altro, è perché Lui ottiene da me ciò che io da solo non posso offrirgli. A fine serata mi sono chiesto: ma chi può riempire il mio piccolo cuore, arido e meschino, se non questa Presenza dentro questa storia?
Stefano, Ascoli Piceno#GiornataTracce