Venezia.

Vacanze GS. Con Nane davanti al tramonto

Tre giorni a Venezia con gli amici di GS di Milano. La testimonianza di un amico di Pellestrina, che ha raccontato come ha vissuto l’alluvione dello scorso novembre e come «tutto c’entra con la vita». Anche la tristezza...

Constatando quanto è accaduto durante questi tre giorni a Venezia, non posso che ringraziare. Non si è trattato di ciò che io ho pensato o fatto, ma di quanto la compagnia mi ha fatto vedere attraverso le persone e le circostanze più varie. La testimonianza di Nane è stato un Avvenimento: lui è stato incontrato come io sono stata incontrata e questo ha determinato in lui un'apertura verso la realtà che esplode nella domanda di significato: «Ma perché?».

Tutto nella sua vita è cambiato a partire da quando ha preso sul serio questa domanda. Mentre lo ascoltavo, pensavo: «Anche io voglio vivere così, anche io voglio essere così felice! Ma chi è più mio amico di chi mi aiuta a stare di fronte alle mie domande?». «Tutto c'entra con la vita», ha detto Nane. Ho percepito la portata di questa provocazione il secondo giorno, quando di fronte ad un tramonto spettacolare, paradossalmente, mi sono scoperta triste e insoddisfatta.

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L'incontro organizzato per la serata mi ha fatto sentire come il pastore errante dell'Asia descritto da Leopardi, che invidia al gregge l'incapacità di porsi le domande. L’arrabbiatura di fronte al tramonto non era che un inutile tentativo di non far caso al bisogno che sono. Mi sono resa conto che la mia insoddisfazione e tristezza poteva o rimanere tale o diventare domanda. Spesso vorrei risolvere tutto subito, arrivare a una risposta certa, oggettiva, ma è a partire dalla felicità testimoniataci da Nane che mi accorgo che è più conveniente tenere viva la domanda. Solo con questa tensione uno può intercettare la risposta.
Chiara, Milano