Tema: “Tutti insieme siamo un mare”

Angelica ha sempre fatto la Colletta alimentare come volontaria. Da universitaria, da insegnante, da mamma. Quest'anno non è come gli altri anni. Eppure il senso non cambia. Perché, come ha scritto sua figlia di IV elementare...

È la settimana della Colletta alimentare ed è proprio vero che, forse per distrazione, ci si accorge dell’importanza delle cose quando queste vengono a mancare o quando cambiano forma.
Per anni, l’ultimo sabato di novembre sono andata a fare la spesa e ho vestito i panni da volontaria all’ingresso di un supermercato o tra tabelle Excel al magazzino. L’ho fatto da universitaria, da insegnante, trascinata dai miei alunni, e da mamma con la mia bambina.

Vedere l’entusiasmo nel donare e nell’invitare le persone a farlo e la determinazione di chi era con me a non arrendersi neanche dinanzi a un rifiuto mi ha sempre fatto capire il vero valore di quel gesto, semplice e quasi banale, e del suo profondo significato: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».

Qualche giorno fa, in classe di mia figlia l’insegnante legge una storia e chiede di spiegare ai bambini di IV elementare cosa voglia dire la frase “tutti insieme siamo un mare”. E mia figlia scrive sul suo quaderno:
«Tutti gli anni, da quando ero piccola, un sabato di novembre vado al supermercato con mamma e papà e faccio la spesa per i poveri. Compro pasta, biscotti, latte... tante piccole cose. Poi la sera vado in un magazzino grande dove arrivano tanti scatoloni con il cibo che le persone hanno comprato per i poveri. Io da questo ho capito che da sola, con la mia spesa, non avrei potuto riempire tutto quel magazzino, invece più siamo e più grande è l’aiuto che possiamo dare».

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Quest’anno in cui sicuramente il bisogno sarà maggiore, non saremo davanti a un supermercato o a impilare scatoloni, ma non faremo mancare il nostro piccolo contributo per un grande gesto: «cambia la forma, ma non la sostanza».
Più siamo e più grande è l’aiuto che possiamo dare.

Angelica, Pisa