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Gioventù Studentesca. Una poesia per dire "compagnia"

Una sorpresa in versi durante la Scuola di comunità, preparata da un ragazzo di seconda liceo con l'aiuto di alcuni amici. Cuori desti «che hanno risvegliato anche il nostro». Lo raccontano alcuni insegnanti

Durante il raggio di Scuola di comunità su Zoom, i ragazzi di Gioventù Studentesca ci hanno chiesto di poter utilizzare i primi minuti dell'incontro per farci una “sorpresa”. Leonardo, seconda liceo classico, che sta con noi da un anno e mezzo, ci ha detto di aver composto una poesia sulla nostra compagnia con un gruppetto di amici, con i quali ha realizzato, utilizzando immagini e audio, anche un breve video.

Luca, che faceva da tecnico, ha lanciato il video e siamo rimasti sbalorditi: la voce di ognuno di loro leggeva alcuni versi che scorrevano assieme a immagini d’arte o esemplificative delle parole. Al termine, la Canzone degli occhi e del cuore di Claudio Chieffo, sfumando, faceva da sfondo alla scritta: “Grazie a tutti”, che campeggiava nel monitor. Sarebbero bastati questi cinque minuti, poi a turno ognuno di loro ha raccontato il dialogo che aveva avuto con Leonardo che da ciascuno si era fatto dire una parola che riassumesse la compagnia di Gioventù Studentesca per lui e da qui è nata la poesia. Ci hanno fatto ridere mentre raccontavano, commuovere e riempito di gratitudine per questa mossa della loro libertà, l'entusiasmo di uno che ha coinvolto tutti.

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Questa creatività, questa profondità di rapporti e desiderio di andare a fondo di un incontro, questa gratitudine nei nostri confronti e della strana e sgangherata compagnia nostra, ci hanno colpito, commosso, soprattutto in questo periodo di "reclusione". Ci hanno mostrato che il cuore è desto e lo hanno risvegliato anche a noi. Di seguito la poesia di Leonardo

Maura, Laura e Pierangelo, Arezzo


Piange per quel mistero straordinario
e perdona il cuore un tempo ribelle
All'alba, ogni giorno, la luna
in silenzio si inchina al sole
I mari dopo una notte oscura
sorridono al nascer di un nuovo colore
Nuvole dolci come il vero dolore
offrono al mondo l'abbraccio infinito
Libere come le sagge parole
svelano del viaggio lo splendido viso
Reti intrecciate con forza e coraggio
come un canto cambiano senza il sangue
Come un ponte tra fame e miraggio
uniscono l'eterno alle acque
Anime accarezzate dal vento
in fuga per evitare la tua assenza
sono incontrate dal turbamento
di conoscer oltre il guscio l'essenza
volar e non esser mai da soli
correr sicuri di tornare in patria
viver come uomini uniti e non eroi
arde le sbarre di questa gabbia.