La targa che intitola a don Giussani un parco giochi di Desenzano del Garda (Brescia)

Il parco giochi e l'educazione di don Giussani

Una comunità che riguarda alla sua storia. E l'idea di intitolare al fondatore di CL uno spazio dedicato ai bambini, che diventa occasione di incontro. Accade a Desenzano

Quando, nell’autunno scorso, il responsabile della nostra comunità di Desenzano del Garda, don Daniele Dal Bosco, ci ha sollecitati a guardare con attenzione il fatto che sarebbe stato dedicato a don Giussani un parco della nostra città, non immaginavo tutto quello che sorprendentemente sarebbe successo. Faccio parte della commissione Toponomastica del Comune e, timidamente e senza troppa convinzione, avevo lanciato al gruppetto della nostra Scuola di comunità l’idea di proporre l’intitolazione del parco giochi della località Maratona.

All’inizio eravamo tutti un po’ incerti, considerando che si avvicinavano anche le elezioni amministrative, un concentrato di attività. Nonostante questo, abbiamo deciso di parlarne al sindaco, Guido Malinverno, architetto e amico sincero da una vita, che ha aderito subito con entusiasmo.

Così è partita la raccolta di firme da presentare alle varie istituzioni, con la motivazione del Centenario della nascita del fondatore di CL, come è stato detto alla cerimonia dello scorso 26 marzo: «La sua vita, appassionata dalla presenza di Cristo, è l’itinerario di un uomo che ha vissuto e proposto il cristianesimo come “incontro”, “avvenimento” e “storia d’amore”. Occorre una grande anima, un grande cuore, quello dei bambini, come il Signore ha detto nel Vangelo: “Se non sarete come i bambini non entrerete mai nel regno dei cieli”».

La cerimonia del 26 marzo 2022

A Desenzano questa storia è fiorita nella comunità anche attraverso, per esempio, la promozione del Banco alimentare e del Banco Farmaceutico o dentro la scuola paritaria Angela Merici. Intitolare il parco giochi a don Giussani, che dell’educazione ha fatto uno dei punti chiave della sua vita, vuol dire riconoscere un ruolo educativo anche a un luogo destinato ad attività ludiche.

Proprio durante la cerimonia, dopo qualche cenno riguardo la vita di don Giussani, sono stati sottolineati alcuni aspetti fondamentali del suo carisma, dalla nascita di Gioventù Studentesca, scaturita dall’incontro con alcuni giovani e dall’accorgersi della debolezza dell’esperienza cristiana che loro vivevano, poco attrattiva e che non c’entrava, in fondo, con la vita. Ancora, il grande tema dell’uso della ragione davanti alla realtà e il suo rapporto con la fede, metodo di conoscenza, testimoniando sempre la bellezza dell’essere cristiani.

LEGGI ANCHE Lublino. Un convegno su don Giussani educatore

Erano presenti molti desenzanesi. Gente comune, di ogni età, della comunità e non, insieme a rappresentanti delle istituzioni locali, esponenti dell’amministrazione comunale e l’assistente spirituale diocesano della Fraternità di CL, don Gaetano Tortella.

Guardando a quello che è successo ci siamo accorti di come si sia mosso innanzitutto il nostro “io”, generando l’incontro con tante persone, anche lontane, ma grate della proposta che portavamo. Per noi è stato il vedere la mossa tutt’altro che scontata di un popolo, in un gesto non formale, che si è mostrato a tutti con la presenza e con la gratitudine per il carisma incontrato.

Luciana, Desenzano del Garda (Brescia)