Il presidente Attilio Fontana e Davide Prosperi

«Don Giussani, un gran lombardo»

Inaugurata la mostra del Centenario nella sede della Regione Lombardia. I saluti di Attilio Fontana, Stefano Bolognini e Davide Prosperi. Sarà visitabile fino a domenica 27 novembre
Luca Fiore

«Don Giussani è stato un gran lombardo e, in occasione del Centenario della sua nascita, è giusto che venisse ricordato da Regione Lombardia con questa mostra ed è questo il motivo per cui ha ricevuto il Premio Rosa Camuna». Con queste parole presidente Attilio Fontana ha salutato l’inaugurazione dell’esposizione Giussani100, allestita nel foyer dell’auditorium Giovanni Testori a Palazzo Lombardia. «Molti dei valori e dei principi che don Giussani ha proclamato, che vanno dalla libertà dell’individuo alla centralità dell’uomo e alla sussidiarietà, fanno parte integrante della cultura della nostra regione».

Prima di Fontana era intervenuto anche Stefano Bolognini, assessore ai Giovani, Comunicazione e Sviluppo della città metropolitana, promotore dell’iniziativa, ricordando le radici lombarde del fondatore di CL: nato a Desio, seminarista a Venegono, insegnante a Milano prima al Liceo Berchet e poi alla Cattolica e, infine, all’Istituto Sacro Cuore dove ha vissuto gli ultimi anni. Anche oggi, ha detto, la sua tomba al Cimitero Monumentale continua ad essere un luogo di preghiera per tantissimi. Bolognini ha ricordato il ruolo del Giussani educatore, ma anche il suo contributo alla vita civile della Lombardia e dell’Italia, riproponendo le sue parole pronunciate ad Assago nel 1987: «La politica deve decidere se favorire la società esclusivamente come strumento, manipolazione di uno Stato e del suo potere oppure favorire uno Stato che sia veramente laico, cioè al servizio della vita sociale secondo il concetto di bene comune». L’assessore ha definito il contributo di Giussani alla società e alla politica come «profetico e attuale».

Davide Prosperi, presidente della Fraternità di CL, ha ringraziato Fontana e Bolognini per l’opportunità di rendere omaggio a don Giussani in una sede così importante. Perché, ha spiegato, «don Giussani è un dono di Dio fatto a tutti. È un patrimonio non appena di CL, e neanche solo della Chiesa: è un patrimonio di tutta l’umanità. E, devo dire, è un patrimonio in particolare dei lombardi dove sono sorti i primi frutti della sua opera educativa». La mostra sulla vita e il pensiero di Giussani, ha detto Prosperi, «è sorta dal desiderio di comunicare a tutti chi è stato quest’uomo e perché la sua persona sia stata e tutt’ora sia così cara al cuore di così tante persone. La sua vita ha lasciato una traccia indelebile nella storia». L’incontro con lui ha segnato il percorso di uomini in tutto il mondo, ha spiegato: «Chi è stato trapassato dal suo sguardo, chi è stato conquistato dalla sua voce roca, eppure, calda e decisa, chi più indirettamente, ma non meno incisivamente, lo ha incontrato leggendo i suoi libri o attraverso la mediazione di altre persone cambiate dall’incontro con lui».

La mostra resterà aperta fino a domenica 27 novembre, dalle 10 alle 20. Ed è possibile prenotare visite guidate all’email: cllom@comunioneliberazione.org.